Giovane arrestato per stalking. Minacce social a una ragazzina. In diretta con pistola e coltelli

All’episodio avevano assistito anche i genitori della minorenne, che hanno presentato denuncia. Dopo la perquisizione della polizia, il ventiquattrenne aveva pubblicato anche la foto di casa di lei.

Ogni giorno si fa sempre più inquientante l’uso distorto dei social da parte delle persone più giovani che sembrano non rendersi conto di commettere reati, anche molto gravi, quando sono dietro le videocamere dei loro telefonini. Così gli investigatori pistoiesi della Polizia di Stato che hanno svolto le indagini, si sono trovati davanti a un caso emblematico che ha portato in carcere un uomo di 24 anni, che vive a Pistoia e conta piccoli precedenti per reati contro il patrimonio e che è stato arrestato per stalking pluriaggravato nei confronti di una ragazza minorenne. La circostanza aggravante è costituita dall’uso di armi e del mezzo telematico, ovvero una diretta su uno dei social più frequentati: Instagram. Il giovane è finito in carcere sabato scorso, 10 febbraio, al termine di un’indagine breve e febbrile scattata dopo la denuncia della famiglia della ragazza che ha aperto subito un codice rosso e consentito quindi agli investigatori della Squadra Mobile di procedere ai sensi dell’articolo 612 bis del Codice Penale, ovvero atti persecutori, ovvero stalking, nell’ipotesi pluriaggravata.

All’origine di tutto ci sarebbe un litigio in discoteca tra una ragazza maggiorenne, amica del giovane poi arrestato, e la minorenne. Il ragazzo, dopo quell’episodio, avrebbe attivato una diretta Instagram invitando la minore, e con lei tutti i suoi seguaci, mostrando una pistola (rivelatasi poi un’arma giocattolo, circostanza che poco influisce però sulla gravità della minaccia), e due pugnali. La diciannovenne, nel video, sarebbe stata alle spalle del giovane, senza intervenire.

"Vedi questo? Te lo infilo in gola", sarebbe stata una delle frasi pronunciate dal ventiquattrenne e rivolta alla minore mentre mostrava i due pugnali e la pistola. L’uso di un canale aperto a tutti ha coinvolto anche la famiglia della ragazza minorenne che ha assistito a tutta la scena. I genitori hanno subito presentato la denuncia alla questura di Pistoia e gli agenti hanno perquisito l’abitazione del giovane dove sono stati rinvenuti sia la pistola giocattolo che i pugnali che erano stati mostrati durante la diretta video. Ma di lì a poco il ragazzo, sempre utilizzando Instagram, ha pubblicato gli atti della perquisizione e rivolto nuove minacce alla vittima. E non solo, ha pubblicato anche le fotografie della casa della minore, corredando il video di frasi del tipo "Devo iniziare da qualche parte...".

La reiterazione della minaccia e la concatenazione degli eventi hanno portato alla configurazione del reato di atti persecutori nell’ipotesi aggravata, fino all’arresto in carcere. Il giovane, era stato in passato sottoposto a una misura cautelare lieve per reati contro il patrimonio. Agli occhi degli inquirenti da tempo si è aperto un fronte nuovo, in cui si assiste all’assenza della valutazione delle conseguenze dei propri gesti.

l.a.