Giostra dell'Orso, la Lav diffida il sindaco

"Sospendere immediatamente l'evento in assenza dei requisiti"

Infortunio alla Giostra dell'orso (Fotocastellani)

Infortunio alla Giostra dell'orso (Fotocastellani)

Pistoia, 21 luglio 2016 -  "ll Sindaco di Pistoia disponga l’immediata sospensione della Giostra dell’Orso, in assenza dei requisiti di legge prescritti": questa la richiesta avanzata dalla Lav (lega anti vivisezione) in una diffida formalizzata in queste ore e inviata al Sindaco della città. La Lav chiede anche l’intervento del Prefetto e dei Nas dei Carabinieri in caso di mancata ottemperanza alla normativa, sollecitando l’Asl veterinaria a disporre i controlli previsti dalla legge in merito alle necessarie richieste di parere igienico sanitario, in quanto ai sensi della normativa cogente qualsiasi manifestazione che comporti l’impiego di animali deve essere preventivamente autorizzata dal Sindaco, previo parere vincolante del servizio veterinario Asl, competente per territorio, in merito ai requisiti sanitari, igienici e di benessere, già disciplinati a livello nazionale e comunitario, in assenza dei quali sono previste sanzioni amministrative nonché provvedimenti di carattere penale.

La Lav è ente denunciante e parte offesa nel procedimento penale relativo all’uccisione di due cavalli nella tragica edizione 2014 della Giostra dell’Orso, il cui processo, con 6 imputati, avrà inizio il prossimo 11 ottobre. “In attesa che la giustizia faccia il suo corso, l’epilogo mortale di cui sono rimasti vittime nel 2014 i cavalli Golden Storming (del rione del Drago) e Oracle Force (del rione Grifone), è la conferma che questa manifestazione, come altre analoghe, deve essere bandita per sempre – afferma Nadia Zurlo, responsabile Area Equidi - una semplice sospensione è un palliativo non risolutivo e che non serve a compiere quell’evoluzione culturale sollecitata dai cittadini di buonsenso, che considerano gli animali esseri senzienti e non giocattoli usa e getta. Simili manifestazioni sono anacronistiche e in contrasto con il sempre più diffuso sentimento di rispetto degli animali. Feste e tradizioni possono essere tutelate senza mettere a rischio la vita altrui”.

La pioggia, i dubbi se annullare la manifestazione del 2014 per le condizioni della pista, non fermarono il carosello in piazza del Duomo, e così, di nuovo, Pistoia ha aggiunto altre due vittime al suo elenco di cavalli morti. Tra gli imputati del processo per maltrattamenti (art. 544 ter C.p.) vi sono la proprietaria, l’allenatore del rione e il fantino, del purosangue Oracle Force (che avrebbe avuto le zampe troppo esili per poter gareggiare), e tre medici veterinari. “Chiediamo che vengano accertate anche le eventuali responsabilità in capo all’organizzazione della Giostra e alle autorizzazioni concesse – sottolinea la Lav - Quando un incidente si ripete non è più un incidente, non è una semplice casualità. È animalicidio, art.544bis del codice penale”. Secondo l’articolo 544 ter del codice penale è colpevole di maltrattamento di animali chiunque: “per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche”. Tale reato è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.