Florovivaismo, la sfida cooperativa

Oggi a Pistoia e Pescia la visita dell'assessore regionale Stefania Saccardi

L'assessore Stefania Saccardi a Pistoia (foto Gabriele Acerboni/FotoCastellani)

L'assessore Stefania Saccardi a Pistoia (foto Gabriele Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 19 febbraio 2021 - Verde, ascolto e confronto. Giornata, quella di oggi, di visite al mondo florovivaistico per Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessore all'agricoltura. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con Confcooperative. Nella provincia di Pistoia, l’assessore Saccardi, ha incontrato due delle eccellenze del mondo cooperativo toscano: Flora Toscana, cooperativa di produttori con sede a Pescia operante da cinquant’anni nei vari comparti della filiera florovivaistica, e Giardineria Italiana, società cooperativa del gruppo Mati 1909 di Pistoia.

“In Toscana abbiamo al momento la migliore legge sulla cooperazione - ha affermato l’assessore Saccardi -, e tutta Italia ne prende esempio. Questo mondo si caratterizza per la grande capacità imprenditoriale che esprime e anche per la sua attenzione sociale capace di interpretare i bisogni e il rispetto di chi lavora. L’azienda nella quale adesso ci troviamo - ha continuato Saccardi durante l’incontro che si è tenuto al gruppo Mati 1909 - rappresenta l’alta qualità della produzione, la ricerca, l’innovazione, la formazione, ma anche l’attenzione appunto al sociale con i suoi progetti di inclusione. Un raro esempio nel panorama complessivo delle imprese. Nel prossimo programma di sviluppo rurale abbiamo proprio previsto una specifica non presente nella programmazione passata: investire sull’agricoltura sociale. Questa mattina invece ho incontrato una realtà che non conoscevo, Flora Toscana. Realtà fondamentale che ha avuto la capacità di avvicinare circa novanta produttori facendoli collaborare tra loro, nell’unione globale di prospettive. Con noi in questo viaggio hanno partecipato anche Federica Fratoni, Lisa Innocenti e Marco Niccolai e da parte nostra, della regione - ha concluso l’assessore - credo che dobbiamo confermare l’impegno e l’attenzione che la Regione Toscana ha verso questo settore fondamentale per il nostro paese. E lo faremo anche andando a finanziare due dei progetti integrati distretto che riguardano il florovivaismo”.

“Crediamo di essere una realtà di rappresentanza, di sostegno delle aziende nei loro momenti di criticità e bisogno - ha commentato il presidente di Confcooperative Fabrizio Tristarelli - la cooperazione è un elemento chiave, trovare forme di sinergia tra quelle persone che altrimenti non avrebbero un approccio positivo verso il mercato. Questo è possibile attraverso la sintesi e lo stabilire obiettivi comuni tra tutte le micro realtà, circa trecento, che caratterizzano il territorio toscano”.

La parola è passata poi ai due protagonisti della giornata: Giardineria Toscana e Flora Toscana. “La nostra cooperativa è nata quasi per scommessa - ha spiegato Francesco Mati, del gruppo Mati 1909 - e oggi occupa quasi un cinquanta di persone ed è in crescita, diventando così sempre di più un modello razionale e strutturato. Il ruolo del vivaismo sta cambiando ed è entrato nel terzo millennio. Dall’Europa ci stanno proponendo finanziamenti per migliorare l’ambiente nel quale viviamo, per poterlo fare occorre porre più attenzione agli stili di vita e incrementare la presenza di piante in quelle zone dove prima si pensava fossero più un problema che una soluzione, come nelle zone industriali o nelle periferie. In questo contesto un dialogo con le politiche regionali è fondamentale, per progettazione e accessibilità ai finanziamenti. L’Italia purtroppo attualmente è rimasta indietro ad altri paesi europei per quel che riguarda qualità e cultura del verde. Riuscire a unire sociale, ambiente, imprenditorialità, innovazione e tecnologie potrà gettare delle basi per le generazioni future. È diventato fondamentale interagire e cooperare. Abbiamo adesso tutti gli elementi per pensare a un futuro più verde”.

“Speriamo di aver dimostrato che anche in questo settore è possibile fare cooperazione - ha evidenziato Simone Bartoli, direttore di Flora Toscana - a livello nazionale nel florovivaismo siamo una eccezione, questo rappresenta ancora di più lo sforzo che queste realtà impiegano per fare cooperazione in questo ambito. Oggi siamo riusciti sia a parlare di strategia con una visione a lungo termine, ma siamo entrati anche sui temi operativi. Questo è quello che potrà migliorare i nostri rapporti e ottimizzare quello che la regione fa in termini di risorse. In questo periodo legato al Covid-19 il distretto vivaistico pistoiese e quello floricolo tipico di Pescia e Lucca hanno instaurato un dialogo costruttivo, siamo sì diversi ma molte tematiche ci accomunano. Crediamo di dover dare grande importanza alla ricerca, per dare anche il messaggio che il nostro green è ancora più green. In conclusione voglio ribadire che per me poter dimostrare che si può fare cooperazione nel florovivaismo è veramente un orgoglio”.