
PRACCHIA
In dirittura d’arrivo la vendita della stazione Fap di Pracchia: il bando potrebbe uscire già nei prossimi giorni. Lo comunica Alessandro Sabella, assessore alle politiche della collina e per la montagna del comune di Pistoia. Sul fabbricato ci sono progetti ambiziosi: i primi rapporti con Rfi sono iniziati nel 2018. L’acquisto verrà fatto da un soggetto terzo e finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio e Regione Toscana, lo stesso contributo servirà a coprire anche le spese del recupero e ristrutturazione del fabbricato. Il progetto prevede, oltre alla ex stazione Fap, che verrà destinata a punto d’accoglienza e informazione, noleggio biciclette, punto di ristoro e quant’altro possa essere utile ai visitatori, anche Villa Collina e buona parte del piano terreno della stazione Fs, dove verrebbe spostato il punto Gea e auspicabilmente ospitare un ufficio anagrafe informatizzato. La gestione dell’immobile potrebbe venire affidata a Pro Loco e Transapp che vi svolgerebbero anche le loro attività istituzionali. Ad acquisire quello ex Fap potrebbe invece essere la CooperPracchia, da tempo attiva nel paese, che si è dichiarata interessata. Si concentrerebbero così, nel piazzale della stazione tutte le attività di accoglienza trasformando Pracchia nella porta della Montagna. Fondamentale, secondo Sabella, anche costruire un percorso che leghi tutti i ‘cammini’ da quello di San Bartolomeo fino alla Romea Strata.
Tra gli obiettivi di Sabella c’è anche quello di ridisegnare completamente il servizio di trasporto pubblico della montagna. Sabella vorrebbe far nascere a Pracchia lo snodo dei collegamenti tra montagna e città. A oggi ogni giorno i collegamenti tra Pistoia e San Marcello vedono transitare sulla ss66 una quarantina di pullman, nei due sensi di marcia: se quelli che devono raggiungere Pistoia, facessero tappa a Pracchia trasferendo i passeggeri sul treno, la viabilità lungo l’arteria de Le Piastre, ne trarrebbe un indubbio giovamento. Il vantaggio, sia per gli studenti che scenderebbero a Pistoia Ovest, snodo scolastico di molti Istituti, sia per quelli che frequentano le scuole dislocate in città, come per i pendolari, oppure lavoratori e universitari che devono raggiungere Firenze, sarebbe evidente, come altrettanto certo l’incentivo ai rapporti con le vicine Porretta e Bologna. I collegamenti tra Pracchia e Abetone fino a Pievepelago, rimarrebbero su gomma come sono dall’ormai lontano 1919 quando la Società Automobilistica Lazzi li istituì in sostituzione delle vetture a cavalli. Così come quelli tra i paesi dei comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano.
Andrea Nannini