"Dialoghi", attivato il conto alla rovescia: ecco la prima lezione preparatoria

Al Bolognini un incontro aperto con l'antropologo Favole. Il festival, quattordicesima edizione, si terrà dal 26 al 28 maggio sul tema "Umani e non umani. Noi siamo natura"

L'antropologo Adriano Favole

L'antropologo Adriano Favole

Pistoia, 27 gennaio 2023 - Si avvicina la prima delle due lezioni preparatorie alla XIV edizione dei Dialoghi di Pistoia. Sul palco del teatro Bolognini martedì 1 febbraio salirà, alle 11, l’antropologo Adriano Favole, per approfondire il tema di quest’anno, «Umani e non umani. Noi siamo natura». L’incontro, aperto alle scuole e al pubblico (prenotazioni scrivendo a [email protected]), propone una riflessione quanto mai attuale sull’ambiente – non un ammalato da curare, ma il prodotto di un tessuto di relazioni capaci di curarci – sulle responsabilità dell’essere umano verso gli altri abitanti del pianeta e sulle battaglie che ci attendono nel prossimo futuro. In seguito alla crisi climatica ed energetica la distinzione tra natura e cultura è stata messa in discussione da studiosi di varie discipline: si sta diffondendo oggi una visione relazionale”del mondo vivente. Non si tratta di rinnegare le peculiarità dell’essere umano – la sua grande capacità di immaginare il futuro, il linguaggio, il pensiero – ma di riconoscere la sua interdipendenza con gli altri esseri, viventi o inorganici, che abitano la Terra.

Favole propone di rileggere molte pagine di storia e di etnografia a partire da una teoria dell’intreccio tra umani e non umani, tra cultura e incultura, tra domestico e selvatico. Quelli che un tempo venivano definiti spregiativamente “popoli della natura” hanno molto da insegnarci al proposito: le loro cosmologie spesso non dividono il mondo in cultura – intesa come capacità di azione, intelligenza, riflessione, umanità – e natura – istinto, divenire cieco, animalità. Preferiscono di gran lunga l’approfondimento delle interconnessioni tra umano e non umano. La storia delle società di caccia e raccolta, d’altra parte, mette in crisi il “mito” su cui si fonda gran parte della storia dell’Occidente: la rivoluzione agricola. L’agricoltura non si impose di colpo per le sue caratteristiche di “economia superiore”: per lunghissimo tempo gli esseri umani hanno cercato di far convivere l’agricoltura e l’allevamento con la caccia e la pesca, nel rispetto delle forze di rigenerazione della vita. Conclude Favole: «È tempo di riscrivere la storia e la preistoria, è tempo di mettere in discussione le economie di predazione e distruzione. Non siamo soli in questo compito e non ci mancano i modelli alternativi a un modo di produzione – quello dell’Occidente – che ha portato all’attuale crisi ambientale e climatica».

«Con questo incontro – dice Lorenzo Zogheri, presidente della Fondazione Caript – prende il via il percorso che ci porterà alle giornate dei Dialoghi di Pistoia di maggio, che la Fondazione realizza insieme al Comune di Pistoia. E questo avviene nel migliore dei modi, con il coinvolgimento dei giovani e delle scuole. In 14 anni i Dialoghi hanno organizzato più di trenta appuntamenti che hanno coinvolto 32mila ragazzi, presenti a Pistoia e in tutta Italia attraverso lo streaming. Argomenti come l’ambiente o il cambiamento climatico richiedono un confronto con i giovani e questi incontri vanno proprio in questa direzione». Intanto sono già partiti incontri con i docenti delle scuole di Pistoia per organizzare la partecipazione degli studenti come volontari al festival, nelle tre giornate del 26, 27 e 28 maggio. Per spiegare meglio ai ragazzi non solo i compiti, ma anche lo spirito e la bellezza dell’esperienza, quest’anno il gruppo dei volontari storici dei Dialoghi è disponibile, su richiesta degli istituti scolastici, a incontrare direttamente studenti e studentesse nelle scuole, in quello che vuole essere un rito di passaggio tra chi ha partecipato a tante edizioni del festival e chi per la prima volta si avvicina a questa avventura. Il secondo incontro si svolgerà venerdì 24 marzo alle ore 11, al teatro Bolognini, con l’antropologo Andrea Staid. L’incontro di mercoledì sarà visibile anche in streaming dalle 11.15 sui canali Facebook e YouTube del festival.