"Come un fiore a primavera", cento anni nella scuola. Pagine di vita raccontate dalla famiglia Guerrieri

Libro scritto a sei mani da una famiglia di insegnanti, racconta la vita scolastica attraverso i volti degli alunni, le merende e i cambiamenti di una società. Un viaggio che inizia con le scuole regie e si conclude ai giorni d'oggi, senza fini di lucro.

"Come un fiore a primavera. Pagine di vita scolastica raccontate da una famiglia di insegnanti" è un libro scritto a sei mani da una mamma, Maria Melani Guerrieri e dai suoi figli, Giovanna e Massimo Guerrieri che hanno dedicato, e dedicano, la loro vita all’insegnamento. L’opera è stata presentata nella sala conferenze del Centro Famiglia Sant’Anna. Il libro, come scrive don Diego Pancaldo nella sua prefazione, è lo sguardo attento e commosso di chi vive nel mondo della scuola con la consapevolezza di aver ricevuto, al tempo stesso, un dono e un compito, quello di incontrare generazioni di studenti che si sono succedute le une alle altre, portando con sè i cambiamenti di una società negli aspetti storici e culturali, ma anche il desiderio di sapere, che mai abbandona l’essere umano. Il libro contiene anche i messaggi di gratitudine agli autori che si estendono al professor Loris Guerrieri, marito di Maria Melani e babbo di Massimo e Giovanna. E’ un viaggio che inizia con le scuole regie e si conclude ai giorni d’oggi e a raccontarlo sono i volti degli alunni, i quadernini, le merende con pane, noci e fichi secci, le riflessioni e gli episodi che, con tenerezza, ci fanno precipitare indietro nel tempo. "Vuole essere – scrivono gli autori – una testimonianza libera e vera, una raccolta di momenti significativi di un’assai complessa e lunghissima esperienza vissuta come insegnanti. Una famiglia di docenti, tre generazioni che, per quasi cento anni, ininterrottamente, in tempi diversi, hanno incontrato tantissimi alunni e colleghi". Il ibro, completamente autofinanziato, non ha fini di lucro ed è stato pensato come un dono. E’ consultabile nelle biblioteche pubbliche del territorio.

lucia agati