
Come sta il vivaismo. L’export torna a crescere: "Il mercato evolve così"
C’è voluto il terzo trimestre del 2023 per far pareggiare i conti con l’anno precedente, al distretto vivaistico pistoiese, in termini di export: lo dice la Coldiretti di Pistoia analizzando i dati Istat sulle esportazioni di piante vive. Un valore complessivo di 43,6 milioni di euro che porta la somma dell’anno, aggiornata al 30 settembre scorso, ad oltre 285 milioni. Anche per questo abbiamo chiesto a chi con l’export basa tutta o quasi la propria attività come la "Romiti Vivai di Pietro e figli" che esporta in tutta Europa (celebri i Taxus baccata, pianta a forma di cono, che ornano i boulevard di Parigi che portano alla Torre Eiffel), in Asia e in particolare in tutti i vecchi stati che appartenevano all’Urss che guardano verso Oriente, nonché in altre regioni della zona.
Fondata da Ugo nel 1921 e poi sviluppata da Pietro, oggi gestiscono l’azienda i fratelli Gianluca, Marco e Lorenzo insieme ai loro figli (quarta generazione). "Esportiamo il 95% della nostra produzione – dicono dall’azienda – il 2023 rispetto al 2022 è stato in leggero calo ma numeri rassicuranti in considerazione delle tensioni internazionali che rallentano lo sviluppo in tanti paesi e impattano sul nostro export. Ha frenato in particolare il mercato tedesco, al contrario di Francia e Regno Unito che hanno tenuto il passo con volumi d’acquisto paritari agli anni precedenti. Un lavoro molto importante dell’anno concluso è stata la fornitura migliaia di piante per allestire a verde il parco antistante una moschea in Uzbekistan".
Per affrontare al meglio mercati variegati tra di loro servono investimenti e, soprattutto, innovazione per rimanere competitivi in un mercato sempre più concorrenziale: è per questo che aziende come la "Romiti Vivai" stanno particolarmente attenti alle specie prodotte. "Molta soddisfazione ci ha dato, per esempio, la nostra collezione di lagerstroemie e due piante in particolare – aggiungono i fratelli Romiti – Young Lady, arbusto molto decorativo dalla fioritura rosata eccezionale e The Rising Sun, dai fiori abbondanti color rosa. Sono state molto apprezzate all’ultima edizione di Flormart, con conseguenti ordini da tutto il mondo". Come detto, oltre all’importante varietà di specie ci va aggiunta la massima attenzione all’innovazione ed anche ad un utilizzo consapevole dell’ambiente per tutto il processo produttivo arrivando ad un progressivo risparmio d’acqua e non solo.
"Tra le tante innovazioni – conclude Marco Romiti – evidenzierei l’uso di pacciamanti organici e l’utilizzo di vasi creati con materiale riciclato. Inoltre abbiamo rinnovato il parco-macchine, dotandoci di muletti elettrici, alimentati con i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle nostre strutture. E questo è molto apprezzato dai clienti che visitano i nostri vivai". Sul fronte dell’export arriveranno i mesi decisivi per capire quanti e quali sono gli effetti lasciati dall’alluvione dello scorso 2 novembre: per analizzare l’andamento delle vendite, però, ci sarà da aspettare quasi un intero anno.
Saverio Melegari