Clima e montagna in ginocchio: "Irresponsabile negare gli effetti"

Niccolai (Pd) presidente della commissione aree interne: "L’annullamento del Pinocchio sugli sci è la conferma che l’aumento delle temperature mette in discussione un modello economico e sociale" .

L’annullamento delle gare finali del Pinocchio sugli Sci, oltre a provocare un danno d’immagine a tutto il comprensorio sciistico, economico agli operatori che aspettavano il Pinocchio come ultima chance stagionale, è stata un’occasione persa per i giovani atleti e per molti di loro sarà irripetibile. Sulla vicenda interviene Marco Niccolai (Pd), consigliere regionale e presidente della commissione aree interne del consiglio regionale della Toscana. "Ho contattato il presidente dello Sci Club di Pescia, Franco Giachini, che da 42 anni organizza una delle più importanti manifestazioni degli sport invernali nel nostro Paese, il “Pinocchio sugli sci“. L’ho voluto ringraziare perché, nonostante una stagione caratterizzata da poche precipitazioni, lo Sci Club ha provato fino all’ultimo a svolgere la fase finale della manifestazione all’Abetone. "Continuare a negare gli effetti del cambiamento del clima – argomenta Niccolai – è irresponsabile: la vicenda del “Pinocchio“ è l’ennesima pagina che conferma quanto l’aumento delle temperature metta fin da subito radicalmente in discussione un modello economico e sociale. "Accompagnare le stazioni sciistiche dell’Appennino – sottolinea il consigliere – in un percorso che assicuri una maggiore diversificazione dell’offerta turistica e, più in generale del tessuto economico, è fondamentale per evitare il collasso di interi territori".

Ed è proprio da questa considerazione sulla crisi climatica che il comitato “Un Altro Appennino è possibile-Versante toscano“, contrario alla costruzione della funivia Doganaccia Corno alle Scale, prende spunto per ribadire la propria posizione. Il Comitato, insieme ai rappresentanti di Europa Verde, ai parlamentari Filiberto Zaratti e Angelo Bonelli, e al portavoce regionale Eros Tetti, define il progetto della funivia Doganaccia-Corno alle Scale: "Un monumento alla stupidità politica".

"Il cambiamento climatico – sottolineano – richiede di non stare ancorati a vecchie visioni, ma che sia definito con urgenza un Progetto Montagna che fermi l’attuale crisi e risponda in modo efficace ai cambiamenti che saranno ancora più marcati entro i prossimi dieci anni. Devono essere garantite le pari opportunità per chi ci abita e alle imprese, valorizzando anche le risorse ambientali, culturali e storiche.

"Tra le proposte avanzate – ricordano –, vi è l’investimento in energie rinnovabili, la protezione della biodiversità, il sostegno all’agricoltura locale e al turismo eco-sostenibile, come alternative concrete e necessarie per garantire un futuro prospero e sostenibile alla regione". Andrea Nannini