Allarme chiusure, Pistoia dice addio a Max Mara. “Punto di riferimento”

Le luci si spegneranno dopo trentacinque anni di attività. "Una decisione aziendale, che non ha a che fare con il fatturato". L’amarezza delle dipendenti: "Una perdita per noi ma anche per la città"

Chiusura di Max Mara a Pistoia, nella foto Sabrina Ulivi (Acerboni/FotoCastellani)

Chiusura di Max Mara a Pistoia, nella foto Sabrina Ulivi (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 25 gennaio 2024 – Ci sono luoghi della città che sono caratterizzati da anni e anni attraverso i loro negozi. Attività storiche che da decenni con le loro vetrine e insegne illuminano strade o piazze, fino a diventare a volte un vero e proprio punto di riferimento. E non solo nello specifico per gli acquisti dei clienti che vi si rivolgono, ma per tutti. Quando un negozio diventa anche una coordinata di riferimento, allora vuol dire che l’intreccio col tessuto cittadino è davvero forte. Esempio per Pistoia ne è senza dubbio Max Mara. Ma lo storico marchio di abbigliamento che ha vestito generazioni e che con la sua attività ha illuminato per più di trent’anni piazza Gavinana e via Cavour, crocevia del centro storico, fulcro delle ’vasche’, da fine mese spegnerà gli interruttori: sabato prossimo sarà l’ultima giornata di apertura per il negozio di abbigliamento. La decisione di chiusura del punto vendita circola da dicembre scorso e adesso arriva a compimento.

Il dispiacere per la perdita di questa attività storica è tanto, e non solo tra i clienti che ci si servono dal 1989, ma anche tra gli altri esercenti e i frequentatori del centro di Pistoia, già orfani di Luisa Spagnoli e altri brand importanti. "Quando abbiamo iniziato a dare la notizia ai nostri clienti non ci immaginavamo una così grande risposta di affetto – racconta Sabrina Ulivi, store manager, che lavora nel negozio sin dal giorno della sua apertura – . ’Ci sentivamo a casa, in famiglia’, è quanto con commozione in volto ci hanno detto esprimendo dispiacere per la chiusura". E questa decisione di abbassare definitivamente le saracinesche del punto vendita di Pistoia arriva direttamente dagli uffici centrali nell’ottica di una strategia aziendale, apparentemente non motivata da un fattore economico in quanto, come spiega la store manager, "il negozio anche l’anno scorso ha lavorato bene mantenendo buone quote di fatturato, così come in precedenza. La decisione è prettamente aziendale".

Tra i fattori che probabilmente hanno inciso c’è anche la necessità concreta di ristrutturazione del negozio, cosa che comunque non sposta la situazione di una virgola. "Ci dispiace moltissimo, sia per noi che ci lavoriamo certo, ma anche soprattutto per la città – commenta ancora Sabrina Ulivi –. Perché al momento non abbiamo nessuna notizia in merito ad un possibile interessamento al negozio. Il che vuol dire purtroppo che da sabato sera, una volta che usciremo di qui e spegneremo le luci, con grande dispiacere un angolo storico del centro rimarrà al buio". Un buio sempre più pesto.

Gabriele Acerboni