Capriolo trovato morto sulla provinciale: sul corpo una scritta contro l'Ambito di caccia

E' guerra aperta ormai tra bracconieri e animalisti

Capiolo morto in strada (foto di repertorio)

Capiolo morto in strada (foto di repertorio)

Serravalle (Pistoia), 12 agosto 2018 - Il corpo senza vita di un giovane capriolo è stato rinvenuto sulla provinciale lucchese tra Pistoia e Montecatini, nel comune di Serravalle, sull'ungulato la scritta contro l'Atc - Ambito territoriale di caccia: 'Grazie Atc, ora noi si comincia a fare cosi'". Così in una nota Rinaldo Sidoli, dirigente nazionale di Animalisti Italiani onlus. "Il bracconaggio è un crimine efferato contro la natura. C'è una legge sulla caccia riconosciuta dallo Stato - prosegue - che va fatta rispettare, portando a 'delitti contro la fauna' gli atti di bracconaggio e potenziando la vigilanza sul territorio. È l'ennesima aggressione a un patrimonio indisponibile dello Stato. È un atto gravissimo, che non possiamo tollerare. Confidiamo che questo segnale venga interpretato correttamente e che le forze dell'ordine consegnino alla giustizia l'autore di questo gesto barbaro".

Conclude la nota Sidoli: "Non si può pensare di risolvere con le armi da fuoco gli squilibri spesso provocati dagli stessi cacciatori. Serve una corretta gestione dell'habitat naturale e delle sue risorse. Solo cosi' gli squilibri saranno risolti, evitati o comunque contenuti. Da 30 anni gli ungulati vengono cacciati e nonostante questo il loro numero aumenta a dismisura. Solo nel 2017 sono stati abbattuti in Toscana 184.774 cinghiali, 27.135 caprioli, 993 cervi, 2.456 daini e 217 mufloni, per un totale di 215.575 capi. Un massacro inutile che mette a repentaglio anche la sicurezza delle persone. Gli animali selvatici hanno meccanismi di autoregolazione, almeno in condizioni naturali; gli interventi umani, come quelli legati alla caccia, sono causa di squilibri".