Pistoia, 19 agosto 2024 – E’ nata all’ospedale pochi giorni fa da genitori afghani che vivono in Italia da 10 anni, ma ha rischiato di non ottenere la carta d’identità come tutti gli altri cittadini. Il motivo era legato alla necessità di reperire dei documenti in Afghanistan, questione decisamente spinosa per via dell’assenza dell’ambasciata italiana e del regime dei Talebani.
La situazione si è risolta "grazie all'impegno e al buon senso dei dirigenti e operatori” dell'ufficio anagrafe. A riportare la storia è Paolo Tosi, consigliere comunale del Partito Democratico di Pistoia, che ringrazia gli addetti dell'ufficio preposto. “Pur essendo nata a Pistoia - spiega Tosi - sembrava non scontato che questa nostra piccola concittadina potesse ottenere la carta d'identità: ai genitori erano necessari alcuni documenti come l'atto di matrimonio o il passaporto della bambina, documenti che erano impossibilitati a fornire in quanto dopo la presa di Kabul da parte dei Talebani l'ambasciata italiana non è più presente in Afghanistan. I genitori della bambina, che vivono e lavorano in Italia da 10 anni, si sono rivolti all'ufficio anagrafe di Pistoia che si è fatto carico della questione e grazie all'impegno e al buon senso dei dirigenti e operatori hanno ottenuto la carta d'identità per la loro figlia che gli consentirà di accedere a tutta una serie di servizi”.
In questo modo – fa notare il consigliere dem - “si è evitato che una bambina nata nella nostra città subisse una discriminazione burocratica perché i genitori provengono da un paese come quello dei talebani che viola i diritti civili in generale e in particolare delle donne”.