
Le barzellette dei bambini ai malati di Covid
Pistoia, 5 gennaio 2021 - «Perché l’uovo è sudato? Perché ha lavorato sodo". "Quando piange un pero? Quando è dis-pera-to". "Un bambino chiede al papà: E’ vero che le carote fanno bene alla vista? E il papà risponde: E’ vero, hai mai visto un coniglio con gli occhiali?". "Cosa fanno insieme una tartaruga e una lumaca? Due lenti a contatto". Sono soltanto alcune delle decine di barzellette che hanno registrato in file audio i bambini della terza C dell’istituto Cino da Pistoia per i pazienti ricoverati nei reparti Covid dell’ospedale San Jacopo. Le barzellette arriveranno il giorno dell’Epifania ai degenti attraverso i device (principalmente tablet) messi a disposizione dall’Azienda sanitaria Toscana Centro nei reparti e già utilizzati dai pazienti per comunicare con i loro familiari.
Saranno in particolare i pazienti ricoverati nel setting Covid19 e i piccoli del reparto pediatrico ad ascoltare gli allegri indovinelli nel giorno della Befana. Anche questa è un’ulteriore iniziativa promossa dal personale infermieristico per portare lo spirito delle feste all’interno dell’ospedale San Jacopo. E’ stata l’infermiera della centrale operativa 118, Patrizia Bauducco, a organizzare per l’ospedale la spiritosa trovata, mentre all’interno del reparto si è occupata di far ascoltare la voce dei piccoli l’infermiera Cristina Cascini.
«Si tratta del secondo regalo per i nostri pazienti Covid – spiega Cascini – .Nel periodo prenatalizio abbiamo organizzato una festa con la consegna di piccoli doni (nella foto) , mentre per l’Epifania abbiamo deciso di proporre ai degenti le barzellette dei bambini dell’istituto Cino da Pistoia. Abbiamo caricato tutti i file audio su un tablet a disposizione dei pazienti, ed è stato veramente emozionante vedere la commozione negli occhi dei pazienti. Più che la barzelletta in sè e per sè, è la voce dei bambini che ti abbraccia e senti il calore che soltanto i bimbi riescono a dare – continua Cristina Cascini –. Per chi è ricoverato è molto importante perché in questo modo i pazienti sentono la vicinanza della comunità, vedono che anche chi non li conosce ha un pensiero affettuoso per loro che sono isolati e angosciati per il loro stato di salute e per quello dei propri cari che magari sono ricoverati insieme a loro. Ed è importante anche per gli stessi bambini. E’ giusto che siano consapevoli della realtà che li circonda, anche negli aspetti meno lieti. Un modo per avvicinarli delicatamente a questo problema. Ringraziamo tantissimo i bambini e gli insegnanti dell’istituto Cino che hanno rivolto all’ospedale questa bella iniziativa". E un grazie arriva anche da parte della direzione sanitaria e infermieristica dell’ospedale ai bambini e alle loro famiglie per l’originale gesto di vicinanza e all’insegnate Rita De Filippo.
Michela Monti