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Bando per la biblioteca San Giorgio Punto ristoro, serve un nuovo gestore

Nessun candidato per la gara aperta dall’amministrazione per l’affidamento dei prossimi cinque anni. Sul piatto ci sono 862.800 euro. Intanto scatta il piano B: proroga alla "vecchia" ditta fino a febbraio. .

Bando per la biblioteca San Giorgio Punto ristoro, serve un nuovo gestore

Serviranno ancora dei mesi di tempo per venire a capo del bando di gestione per il servizio di caffetteria e ristoro all’interno della biblioteca San Giorgio. A dirlo è una recente determina dirigenziale del Comune che ripercorre quanto è successo, in questi anni, per il punto ricreativo all’interno dello stabile di via Pertini dando una proroga sino alla fine di febbraio agli attuali gestori per non far decadere un servizio fondamentale per tutti gli utenti che, giornalmente, frequentano la San Giorgio. Tutto questo perché, nei mesi scorsi, è stato fatto un bando per la gestione per i prossimi cinque anni che è andato deserto, scompaginando i piani dell’amministrazione e di sviluppi futuri. Ripercorrendo la storia fin dalle origini, la concessione attuale risale ad inizio 2016 quando fu affidato il servizio alla società "Donna Enterprise srls" che doveva avere una durata di tre anni (con decorrenza dal 25 agosto 2015) andando così a scadenza ad agosto 2018.

A quella data, poi, fu prolungata per altri ventiquattro mesi e poi, dopo lo scoppio della pandemia, si è arrivati fino all’agosto di quest’anno per continue proroghe.

Come detto, nel frattempo, è stato approntato un bando che ha visto qualche soggetto interessato almeno nella fase iniziale (nella determina si fa riferimento a sei sopralluoghi di ditte potenzialmente pronte a partecipare) ma, arrivati al momento di aprire le buste lo scorso 26 luglio, di offerte non se ne è registrata nemmeno una.

Da un punto di vista tecnico è bene segnalare che l’affidamento in gestione ha un valore complessivo – per i cinque anni – di 862.800 euro grazie ad una gara con procedura aperta telematica sulla piattaforma Start. In ogni caso, fin da subito era stato approntato il "piano B" qualora, come poi successo, nessuno decidesse di presentarsi all’appuntamento col bando. Inizialmente, infatti, era stata data una mini-proroga di tre mesi (fino al 20 novembre) perché, in caso di assegnazione, c’erano comunque i tempi tecnici per il passaggio di consegne: ora, però, la proroga è stata allungata di altri 90 giorni fino al 20 febbraio 2024, tempo che viene ritenuto necessario e utile per espletare il nuovo iter e arrivare, si spera, ad un nuovo gestore. È ipotizzabile, comunque, che qualcosa nel bando dovrà o potrà essere rivisto per renderlo maggiormente appetibile.

red.pt.