
Blessing Pkojie aveva 7 anni. Qui la vediamo nella foto che venne diffusa dai genitori
Pistoia, 27 novembre 2019 - Ci sono due persone formalmente indagate per la morte della piccola Blessing, la bambina di 7 anni annegata il 2 luglio scorso, nelle acque del Reno, a Molino del Pallone, durante una gita organizzata dall’oratorio di San Bartolomeo. Il sostituto procuratore di Bologna Flavio Lazzarini ha inviato gli avvisi di garanzia al responsabile dell’oratorio, e quindi quale figura di garanzia, Gianluca Bianchi, assistito dall’avvocato Giuseppe Alibrandi di Pistoia, e a una volontaria dell’oratorio, Serena Maestrini, assistita dall’avvocato Stefano Panconesi di Pistoia. Il pubblico ministero ha già fissato gli interrogatori che si svolgeranno questo venerdì, 29 novembre, uno la mattina e l’altro il pomeriggio e quindi impegneranno gran parte della giornata. Il fascicolo per omicidio colposto era stato aperto contro ignoti e così è rimasto fino a pochi giorni fa. Poi sono arrivati gli avvisi di garanzia.
L’attenzione del magistrato della procura di Bologna si è quindi concentrata sulle due figure che, per quanto abbiamo appreso, sono emerse in seguito agli interrogatori che sono stati condotti in precedenza dal dottor Lazzarini e che sono stati tanti. Il sostituto procuratore ha infatti sentito, quali persone informate sui fatti, molte delle figure che ruotano attorno all’attività dell’oratorio, tra cui il parroco di San Bartolomeo, don Giordano Favillini, i ragazzi che ne fanno parte, le suore, l’insegnante di sostegno della bimba e gli stessi genitori di Blessing, Benson e Adesua Okojie, che sono stati ascoltati esattamente una settimana fa. Tante le domande che erano state poste loro dal magistrato che aveva voluto sapere, tra le altre cose, se la bambina aveva paura dell’acqua.
Al termine di questa sequenza di colloqui il magistrato ha “isolato“ le due figure ora indagate. Il percorso di questa indagine è stato segnato dalla perizia disposta dal pubblico ministero e affidata al medico legale Federica Fersini che ha spiegato, nelle 35 pagine della sua relazione, la tragedia di Molino del Pallone escludendo malore, la congestione e l’azione di terzi. Il corpo di Blessing non presentava alcun tipo di lesione.
La bambina sarebbe rimasta in acqua dai 3 ai 5 minuti, dibattendosi senza riuscire a riemergere, in mezzo metro d’acqua. I bambini, quel giorno d’estate, erano una novantina e c’era anche il fratellino più piccolo di Blessing. I due fratellini frequentavano l’oratorio da poco perchè la mamma, da poco, aveva trovato lavoro. Ad accompagnarli c’erano quindici volontari. La tragedia avvenne nella tarda mattinata. Ogni tentativo di soccorso si rivelò inutile.