Associazioni "sfrattate", in cerca di una sede

I locali di via dei Cancellieri sono stati chiusi perché non a norma. Le richieste: "Impossibile riunirci, e i documenti sono rimasti lì"

Tra le associazioni anche quella del WWF con i volontari di Pistoia

Tra le associazioni anche quella del WWF con i volontari di Pistoia

Pistoia, 1 agosto 2022 - Da più di sei mesi la posta non arriva più, gli incontri si svolgono (se si svolgono) in garage di fortuna. Impossibile accedere al proprio materiale d’archivio, dove per alcuni sono custoditi dati sensibili imprescindibili all’esercizio dell’attività, ma sopratutto quel che da più di sei mesi manca come l’aria è il principio su cui si basa l’associazionismo: la condivisione, l’incontro, tutti elementi che concorrono ad alimentare la solidarietà sociale. Qui via dei Cancellieri numero 30. La chiave nella toppa della ‘storica’ casa delle associazioni per i vecchi inquilini da mesi non gira più.

Serratura cambiata, edificio inaccessibile. E così una platea di circa duemila persone tra soci e fruitori per una dozzina e più di associazioni da un giorno all’altro si è trovata appiedata. Per capire come si è arrivati fin qui occorre fare un passo indietro. Da decenni in quell’edificio di proprietà comunale trovano casa diverse associazioni e onlus locali. Un bando annuale ne regolava l’utilizzo alla sola condizione che i concessionari versassero un minimo contributo e stipulassero un’assicurazione. Un meccanismo ripetuto senza intoppi fino a fine 2016. Poi nel 2017 qualcosa comincia a scricchiolare.

Una segnalazione agli uffici del Comune sullo stato di manutenzione della sede, le verifiche degli uffici stessi, la presa d’atto della presenza di un impianto elettrico sicuro ma non a norma e da qui la decisione di non prorogare oltre il 31 dicembre 2017 quella convenzione che stabiliva il rapporto Comune-associazioni, salvo, spiegano gli inquilini, stabilire una "proroga tacita fra le parti fino al 2020".

Poi tra dicembre 2021 e gennaio 2022 la serratura cambiata, lo smarrimento iniziale, un’istanza al Comune a febbraio 2022 e, mancando risposta formale, la chiamata in causa del Difensore civico a fine marzo con successiva risposta del dirigente comunale che riepilogando la vicenda sottolinea come i locali di via dei Cancellieri "potranno essere riutilizzati in seguito ai lavori di adeguamento impiantistico" facendo inoltre notare che non ci sono locali alternativi adeguati ad accogliere gli ex inquilini. In tutto questo tempo, lamentano con rammarico le associazioni, non un tentativo di dialogo. «A fine lockdown rientrammo in sede – spiegano riuniti i rappresentanti delle associazioni Wwf Pistoia-Prato, Il Tandem, Gruppo Fotoamatori Pistoiesi, Gruppo Esperanto Pistoja, solo alcune di quelle attive in quella sede -, a sorpresa un cartello segnala l’impossibilità di utilizzare la sala riunioni. Chiediamo spiegazioni, il dirigente ci comunica che di lì a breve avremmo dovuto far valigie. Scriviamo al sindaco, lo incontriamo, lui ci rassicura e ci dice che sarebbe arrivato un nuovo bando, che sarebbe stata messa a norma la sede. Oggi niente si è mosso, il nostro materiale è di fatto sequestrato in quella sede. La sensazione che abbiamo è che ci sia più una sorta di inadempienza dei tecnici che non una mancata volontà politica. Noi chiediamo solo una momentanea proroga della convenzione o una sede temporanea condivisa in cui archiviare il materiale e incontrarsi, anche in modalità ridotta. Ci aspettiamo dall’amministrazione un dialogo franco e continuo e un sostegno fattivo. Non ci sembra una richiesta folle".

linda meoni