Asfalto in piazza. Ed è polemica "Non era un lavoro da fare a luglio"

Alla protesta dell’albergatore Simone Breschi, che "difende" tutte le attività commericali coinvolte, si accoda “Il paese che vogliamo“: "Il territorio è in stato di abbandono e i cittadini non hanno sostegni".

Asfalto in piazza. Ed è polemica   "Non era un lavoro da fare a luglio"
Asfalto in piazza. Ed è polemica "Non era un lavoro da fare a luglio"

La decisione del Comune di Abetone Cutigliano di asfaltare la piazza del paese in questi giorni, e cioè dal 10 al 14 luglio, ha scatenato un’accesa polemica. Il primo ad attaccare l’amministrazione è stato Simone Breschi che sulla piazza gestisce un albergo: "Il buon senso è spesso la virtù di chi non ne ha altre – scrive Breschi citando Roberto Gervaso – credo che non occorrano un intelligenza particolare, o visioni lungimiranti, per capire che certi lavori ordinari non si fanno il 10 di luglio fino al 15 luglio davanti a diverse attività commerciali, farmacia eccetera. ...e se la ditta non è disponibile in altre date...Non si fanno e basta!". Anche alla minoranza consiliare l’idea di asfaltare la piazza non è piaciuta: "Da ieri sono partiti i lavori in piazza a Cutigliano – scrivono da “Il paese che vogliamo“ – in piena estate, durante la stagione. Com’era prevedibile decine di persone si sono indignate e le critiche arrivano da tanti cittadini arrabbiati per lo stato di abbandono in cui versa l’intero territorio comunale. Vengono dai cittadini che vedono iniziare, finalmente, una stagione turistica che poteva-doveva mettere due cerotti alla stagione invernale e invece viene affrontata ancor peggio delle precedenti con paesi sciatti, sporchi, senza un calendario degli eventi. Vengono da cittadini-commercianti che in questi anni non hanno mai avuto un vero sostegno da parte vostra né diretto (sistemi premiali per agevolare gli acquisti nei negozi di prossimità), o indiretti (dalla “banale“ cura dei paesi al mettere in atto tutte le buone pratiche affinché si svolgessero nuove eo importanti manifestazioni). Vengono da un’intera comunità che dei litigi della maggioranza che vanifica gli sforzi per continuare a vivere eo lavorare qua, si sono stufati! La verità è una sola – conclude la nota –, ovvero che in nessun luogo dove l’economia si basa in modo predominante sul turismo, si sarebbero mai immaginati di aprire un cantiere nella piazza del paese, salvo non si trattasse di un emergenza inderogabile!"

La replica del Comune è affidata ad Andrea Tonarelli: "Siamo consapevoli dei disagi, non ci sottraiamo alle critiche, da qui a dire che stiamo affossando il territorio mi sembra esagerato. Pensiamo agli anni ruggenti dove una certa politica di sinistra ci ha fatto diventare uno dei Comuni più indebitati d’Italia".

Andrea Nannini