
Anziani raggirati, presa la banda: "Minorenni, pendolari delle truffe"
La tattica è quella del "finto Carabiniere", ovvero adescare la vittima per capire se può cadere nella truffa inventando che un proprio congiunto è in una situazione di grave pericolo e che, per rimettere tutto al proprio posto, servono subito soldi. Tanti. Nella fattispecie delle due denunce, che sono scattate negli ultimi giorni in città, rispettivamente 7 e 8mila euro. Ma, stavolta, i truffatori non l’hanno fatta franca e grazie al pronto intervento – in seguito a numerose segnalazioni di tentativi di raggiri arrivate al centralino del 112 – del personale della Squadra Mobile della Questura di Pistoia, sono scattate le denunce per truffa aggravata in danno di anziani con una novità: per la prima volta in provincia ad essere beccati sono stati due minorenni, entrambi diciassettenni arrivati apposta da Napoli per piazzare i colpi.
Entrambi, infatti, sono stati guidati dalla "base" di una presunta organizzazione che agisce dalla Campania intenta a trovare l’anziano da truffare. Una volta fatto paura a chi abbocca, scatta la trappola col "finto Carabiniere" che avverte il malcapitato della situazione di pericolo e che c’è da pagare una sorta di riscatto per far uscire dai guai il congiunto. Neanche il tempo di concludere la conversazione ed ecco che arriva il complice a suonare alla porta. Lì, va bene tutto: contanti o, in alternativa, gioielli. Per poi dileguarsi. Ma non questa volta.
I fatti risalgono al 15 gennaio scorso e, come spiegato dalla dirigente della Squadra Mobile della Questura di Pistoia Veronica Brustenghi, i suoi uomini hanno battuto la zona perlustrando il centro storico individuando un ragazzo sospetto nei pressi nella stazione, in stato di attesa e privo di bagagli, che armeggiava al telefono e corrispondente alla descrizione fatta sui responsabili dei fatti. Avvicinato dai poliziotti, inizialmente ha tergiversato sulle motivazioni della sua presenza in città ma, poco dopo, ha ceduto dichiarando di aver commesso giorni addietro una truffa in danno di una signora anziana.
La tattica era sempre la stessa: telefonata al numero fisso alla donna che veniva informata del fatto che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale ed erano necessari 8mila euro per scagionarlo. La donna veniva poi contattata sull’utenza cellulare da un sedicente avvocato che confermava la vicenda. Non disponendo della somma richiesta, la vittima veniva invitata a raccogliere tutti i monili in oro di cui disponeva per darli ad un altro presunto Carabiniere che sarebbe arrivato entro breve presso la sua abitazione. Per il ragazzo è scattata la denuncia per truffa pluriaggravata. Il fenomeno, però, non era terminato ed anche il 16 gennaio sono continuate a fioccare le segnalazioni. Stavolta la Squadra Mobile ha individuato un ragazzo entrare in un’abitazione del centro ed uscire in modo rapido pochi istanti dopo. Immediatamente bloccato, all’interno del suo zaino venivano rinvenuti gioielli e monili in oro che la vittima gli aveva consegnato. Questa volta erano stati chiesti 7mila euro per "riscattare" l’incidente nel quale era rimasto coinvolto il marito. Accompagnato in Questura, il minore è stato denunciato per truffa pluriaggravata e riaffidato all’esercente la responsabilità genitoriale.
Saverio Melegari