Disagi alla viabilità a causa dell’ennesimo cantiere sulla strada statale 66. Fonte di polemiche e aspre critiche, da quando sono iniziati i lavori per portare il metano nei paesi che ne vengono attraversati, la SS66 è diventata un calvario. Le lamentele maggiori sono venute dai semafori temporizzati in modo sconclusionato: come appare chiaro, nel fine settimana il flusso delle auto è maggiore al mattino per chi in Montagna ci viene, così come lo diventa nel pomeriggio per chi scende. Niente da fare, il semaforo è temporizzato sempre uguale facendo sì che si formino file interminabili. Fino a qui, se il risultato fosse utile, i cittadini se ne sarebbero fatti, pur con qualche sofferenza, una ragione. Invece le speranze pare siano destinate a essere deluse: i soldi per portare il metano alla capitale della Bugia non ci sarebbero. Aggiungendo al danno di aver dovuto sopportare i disagi di un paio d’anni di cantieri, la beffa di non ricevere il servizio atteso. La spiegazione arriva dall’assessore Alessio Bartolomei: "il Comune – afferma l’amministratore – ha fatto la sua parte e sta continuando a farla. L’adduzione è competenza di Toscana Energia, sulla quale continuiamo a fare pressione perché porti il metano in tutte le frazioni. La guerra in atto ha inciso pesantemente sulla capacità di investimento di Toscana Energia e questo ha provocato i rallentamenti". Attualmente il cantiere è a Cireglio e il traffico è regolato da un semaforo e il paese di Policarpo Petrocchi godrà dell’adduzione del prezioso gas ma, fino a nuovi sviluppi che non risultano essere in calendario, la fornitura finisce a Castello di Cireglio compreso. E se i paesi montani del Comune di Pistoia piangono, anche una parte di quelli dei Comuni totalmente montani non ridono.
Andrea Nannini