«L’acqua che tutti beviamo scorre ancora nell’amianto»

Forum per l’acqua: «Il gestore idrico sostituisca le tubature»

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Pistoia, 12 ottobre 2014 - CHILOMETRI e chilometri di tubature dell’acqua sotto il territorio comunale ma anche in gran parte di quello provinciale, sono ancora di cemento amianto. E’ l’ultima denuncia pubblica dell’ex assessore comunale al verde Ginevra Lombardi, esponente del «Forum per l’acqua» e sempre in prima linea su problematiche relative all’ambiente. Lombardi, ha pubblicato su facebook, una mappa dettagliata in cui ha evidenziato le zone dove ancora sono presenti le tubature di Publiacqua realizzate negli anni 70 con questa fibra pericolosa per la salute. Informazioni ricostruite pazientemente e di difficile accesso. «In Toscana abbiamo l’acqua più cara d’Italia che scorre in tubi fatti di amianto — ha scritto senza mezzi termini sul social —. Il rilascio di fibre dipende dalla natura dell’acqua, in particolare dalla sua aggressività, ce lo dice la circolare del ministero della sanità del 1986. Va considerato questo fattore quindi come riferimento per l’individuazione delle situazioni in cui potrebbe aversi rilascio di fibre delle tubazioni in cemento. Visto che a Pistoia l’acqua è calcarea, il rischio esiste».

L’EX ASSESSORE chiede pubblicamente la sostituzione delle tubature. «Per il principio di precauzione — continua Lombardi — un rischio come la possibile contaminazione dell’acqua pubblica andrebbe eliminato. Publiacqua fa sul fatturato il 25 per cento di utili e ha a disposizione 65 milioni di euro di soldi riscossi e non ancora investiti. Per mantenere queste alte performance paghiamo l’acqua più cara d’Italia. Le tubature in amianto dovrebbero essere sostituite».  Non nega il problema il gestore idrico che, interpellato, spiega che le tubature in amianto sono un problema per la stessa azienda soprattutto in fase di manutenzione. «Si tratta di tubature vecchie che si rompono facilmente, si sgretolano e che una volta riparate tornano a rompersi di nuovo con estrema facilità — spiega Publiacqua —. Man mano che si rilevano problemi con tubazioni di questo genere quindi l’azienda le va a sostituire con tubature di materiale innovativo, la ghisa. Per eliminare tutte quelle presenti nel territorio di nostra competenza servirebbero 20 miliardi — sottolinea Publiacqua —. E’ chiaro che in questo momentos i tratta di un investimento impossibile da fare nella sua totalità. Stiamo operando con gradualità per cercare di eliminarle completamente». Michela Monti