REDAZIONE PISTOIA

Altra tegola in Comune, mozione di sfiducia

L’hanno presentata i consiglieri di Pescia, Conforti, Franceschi e Mandara: "Dalle vicende giudiziarie di Giurlani ad oggi: c’è responsabilità"

"Anche questa volta la nostra città balza agli onori della cronaca anche nazionale per vicende giudiziarie anziché per le bellezze del suo territorio e le sue peculiarità". Inizia così la mozione di sfiducia alla giunta di Pescia presentata dai consiglieri di minoranza Francesco Conforti, Oliviero Franceschi, Giancarlo Mandara (nella foto) e Giacomo Melosi, in seguito all’inchiesta che ha portato in carcere Luciano Bianchi, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio opere pubbliche, e all’obbligo di dimora per i dipendenti Roberto Lacroix, ed Emanuele Tompetrini. "Si parte dalle vicende giudiziarie – affermano i quattro esponenti dell’opposizione - che hanno riguardato il primo cittadino (Oreste Giurlani, ndr) arrestato e processato per gravi reati contro la pubblica amministrazione, ancora sub iudice, passando per le condanne inflitte dalla Corte dei Conti per danno erariale, sino al successivo azzoppamento della giunta con la sospensione del sindaco disposta dal prefetto. Per non parlare della disastrosa situazione dei conti pubblici col rischio sempre più concreto del dissesto finanziario, situazione alla quale questa amministrazione non ha saputo porre rimedio cercando di procrastinare un esito infausto in relazione al quale siamo ancora in attesa di conoscere le decisioni della Corte dei Conti".

"Si passa anche dai ritardi nell’approvazione definitiva del piano operativo, vero strumento di rilancio della città, legati alla mancanza di collegamento politico tra comune e gli enti sovracomunali. Per arrivare oggi all’ulteriore tegola di questa vicenda giudiziaria che si abbatte su questa città e che ha portato al blocco dell’operatività di un settore strategico dell’amministrazione comunale, quale quello dei lavori pubblici". Secondo i consiglieri di minoranza, "questa vicenda va ulteriormente ad incidere sul morale di questa amministrazione che si è dimostrata incapace di reagire alle avversità precedenti, culminate nella sospensione del primo cittadino in seguito a condanna, ancora – guarda caso - per fatti di reato contro la pubblica amministrazione. È un dato di fatto che questa serie di episodi si sia verificata sotto questa amministrazione. Cosa dobbiamo pensare? Che l’amministrazione sia particolarmente sfortunata? Oppure, al netto delle responsabilità giuridiche eventualmente ravvisabili altrove, la stessa amministrazione ha quantomeno una responsabilità politica su tutte queste vicende?"

I comunali dell’opposizione chiedono "al consiglio di esprimere col proprio voto la sfiducia nell’operato di questa amministrazione". Proprio ieri, l’amministrazione di Pescia ha dichiarato di "aver già avuto motivo di preoccupazione dalle prime notizie trapelate il 4 ottobre, con la presenza delle forze dell’ordine in municipio e la conseguente chiusura di alcuni uffici a tarda sera. Ci auguriamo che i nostri dipendenti, che hanno sempre lavorato con impegno e capacità, emerga la totale estraneità dai fatti contestati, una volta concluso il percorso investigativo. In ogni caso, prenderemo adeguati provvedimenti, al fine di salvaguardare la funzionalità e l’onorabilità dell’ente".

Daniele Bernardini