REDAZIONE PISTOIA

Addio, dottore ’arancione’ Pistoia piange Azzini

Medico di famiglia molto noto, tifoso della Pistoiese, aveva 87 anni. Domani i funerali a San Benedetto. Il ricordo di chi l’ha conosciuto

E’ scomparso all’ospedale San Jacopo, a 87 anni, un grande tifoso della Pistoiese e nostro fedele lettore: il dottor Giorgio Azzini. I postumi di una brutta polmonite, accusata lo scorso febbraio, non gli hanno dato scampo. Lascia tre figli, Andrea, Alessandro e Massimo, due nipoti, Davide e Beatrice e la nuora Roberta. La moglie Fiorenza l’aveva preceduto, qualche anno fa. I funerali si terranno lunedì alle 14 nella chiesa di San Benedetto, a Pistoia. Un medico di famiglia conosciutissimo, professionista dal cuore d’oro. Per anni, Giorgio Azzini ha aiutato la consorte nel prendersi cura dei tre figli e di un quarto, compagno di classe di uno dei tre: il sottoscritto. Il sabato e la domenica pomeriggio, giorni tremendi in cui una persona desidererebbe ritemprarsi, altro che scorrazzare con quattro pargoletti a fianco. Il sabato cinema, dai film d’azione (’Rambo’) ai simil polizieschi-commedia (’Delitto al ristorante cinese’ con Tomas Milian e Bombolo); la domenica la partita di pallone, una settimana dedicata alla squadra cittadina, la Pistoiese di cui era innamorato, la successiva a Firenze (o in altre città) al seguito della Fiorentina.

Ma non solo. Sapendo della mia ’malattia’, che era poi la sua, il gioco del pallone, scambiava quarti d’ora, forse più, d’impressioni e sensazioni sulla formazione arancione e il massimo campionato di calcio. Adoravo quei momenti, credo che l’avesse capito e mi desse soddisfazione per questo: la sua domanda, le mie risposte da bimbo loquace, con lui, impressionante, che non smarriva mai l’attenzione.

Una volta divenuto giornalista, stesso rito medesima considerazione dell’interlocutore, come se fossi Gianni Brera o Antonio Ghirelli, rispettivamente i numeri uno delle scuole calcistiche filosofiche tatticistiche e dal volto umano, presenti in casa e non nello studio della ’Domenica Sportiva’. Un uomo buono e gentile, capace di parlare all’adulto e al piccino con gli stessi concentrazione, rispetto e apprezzamento. Un sostenitore della Pistoiese di quelli vecchio stampo, da guancialino, da stadio: e guai, negli anni più recenti, se ad ogni intervallo della gara non ci fossimo visti nelle vicinanze del bar per far conoscere il reciproco commento.

"Dottore non ci siamo…". "Eh, c’è poco gioco, ma tutta la ripresa per cambiare le sorti dell’incontro". Caro dottore, stavolta sono solo a parlare, a scrivere: le ho voluto bene (anche se non c’è più molto tempo o forse sì, lassù in Alto, quando ci ritroveremo a bordo campo, attaccati alla rete, ad ammirare le evoluzioni di Rognoni e Frustalupi). Gianluca Barni