Trovato l’accordo tra le organizzazioni sindacali e le aziende Rustici e Ph Facility. In virtù di tale accordo i ventotto lavoratori della Rustici spa di Montale, che opera nel settore dell’assemblaggio e allestimento dei treni per conto di Hitachi Rail Italy Pistoia, passeranno alle dipendenze della società di global service Ph Facility Srl. Il passaggio, spiega la Fiom Cgil, avverrà mantenendo le stesse retribuzioni con le tutele previste dall’articolo 18 integrale, nella sua formulazione precedente alla legge Fornero. Oltre al subentro dei lavoratori diretti, Ph Facility si è impegnata a confermare anche quello dei sette lavoratori in somministrazione prevedendo la costruzione di accordi per la stabilizzazione. A tale scopo sono stati previsti ulteriori incontri a cadenza mensile (il primo dei quali è fissato a gennaio, i successivi a febbraio e marzo) in cui valutare assieme a sindacati e Rsu i carichi di lavoro. "L’accordo raggiunto – spiega Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Pistoia – rappresenta un risultato importante, che tutela il lavoro e i diritti e che premia la capacità negoziale del sindacato. Come Fiom, assieme a Fabio Capponi del Nidil-Cgil, siamo stati impegnati fin dall’inizio della vertenza a cercare soluzioni che mirassero a garantire l’occupazione e il reddito di tutti i lavoratori, diretti e somministrati. Adesso possiamo dire di essere riusciti a trovare un’intesa che, tramite l’applicazione dell’articolo 18 così come era stato formulato nello Statuto dei diritti dei lavoratori e tramite la garanzia della retribuzione, riesce a dare prospettive anche ai lavoratori che operano con contratti di somministrazione. Oggi più che mai, come dimostra questa vertenza, è necessaria una riflessione complessiva sugli appalti in Hitachi Rail Pistoia, che partendo da un’analisi del processo industriale porti anche a percorsi di assunzione dei lavoratori in Hitachi". Nei giorni scorsi erano stati diversi gli incontri tra l’azienda Rustici, Ph Facility e le sigle sindacali proprio con l’obiettivo di arrivare a un accordo che tutelasse nella miglior maniera possibile i 36 lavoratori dell’azienda metalmeccanica di Montale.