Tra Pisa, Cascina e Guardistallo al via un mese tutto dedicato al jazz

Dal 4 maggio nove appuntamenti live tra concerti, omaggi e guide all’ascolto

Serena Berneschi

Serena Berneschi

Pisa, 2 maggio 2024 – Nove appuntamenti tra concerti, omaggi, conversazioni e guide all’ascolto con alcuni tra i nomi più influenti del panorama italiano e oltre. Sarà un maggio dedicato al jazz quello promosso su tutto il territorio pisano da Toscana Produzione Musica (Tpm), centro di produzione presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Pisa. Tre le location coinvolte: il Teatro Sant’Andrea di Pisa, il Teatro Marchionneschi di Guardistallo e la Città del Teatro di Cascina. Tra gli eventi in cartellone il tributo alla regina del jazz Carmen McRae, con ospite speciale la stella del sax Stefano “Cocco” Cantini (4/05 a Guardistallo e 11/05 alla Città del Teatro) e la presentazione di “Constellations of Hope”, ultimo progetto del pianista Giovanni Guidi – artista di riferimento della leggendaria etichetta ECM (19/05 Teatro Sant’Andrea). E poi le produzioni originali firmati TPM, con le star internazionali Alessandro Lanzoni e Francesco Dillon insieme nel progetto “Nubes” (26/05 Teatro Sant’Andrea), Monica Demuru e Cristiano Calcagnile con l’applaudito live ispirato a Pasolini “Solo una cosa ho avuto nel mondo” (26/05 Teatro Sant’Andrea), il contrabbassista Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio col quartetto “The iron way” per stabilire una connessione musicale tra la Maremma Toscana e Londra (30/05 Guardistallo e 2/06 Teatro Sant’Andrea). Da non perdere i dialoghi con uno dei maggiori esperti italiani di storia del jazz, Francesco Martinelli, che condurrà il pubblico in un viaggio alle radici della musica mediterranea accompagnato da due dei suoi esponenti di punta: Gabriele Coen e Ziad Trabelsi (18/05 Guardistallo e 19/05 Teatro Sant’Andrea). Info e ingressi su www.toscanaproduzionemusica.it. Si parte sabato 4 maggio ore 21.00 al Teatro Marchionneschi a Guardistallo (via Palestro 44) con “The Songs Carmen Sang”, progetto per celebrare l’eredità della cantante, pianista, compositrice e attrice afroamericana Carmen McRae, oggi considerata una delle più influenti e comunicative interpreti del XX secolo oltre che l’indiscussa e più talentuosa erede di Billie Holiday. Onorata del titolo di Jazz Master dal Nea (National Endowment for the Arts) nel 1994, è stata annoverata come una delle più grandi cantanti jazz di tutti i tempi, insieme a stelle del calibro di Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. A condurre alla scoperta di questa straordinaria artista sarà Serena Berneschi, giovane cantante toscana che su McRae ha svolto un dettagliato lavoro di ricerca, culminato nel 2020 (centenario della nascita della cantante) con la pubblicazione del libro “La pittrice di suoni – vita e musica di Carmen McRae”, edito da 96, Rue de-La-Fontaine Edizioni. Serena Berneschi sarà accompagnata da Daniele Gorgone al pianoforte, Gianluca Grisafi al basso e Alessio Burberi alla batteria. Il live vede la partecipazione straordinaria del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini, già collaboratore di nomi come Chet Baker, Michel Petrucciani, Dave Holland, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi e moltissimi altri. A seguire, sabato 11 maggio alle 17.30 presso la Sala Franca Rame e Dario Fo della Città del Teatro di Cascina (via Tosco Romagnola 656) il concerto sarà ospite nell’ambito del festival Art View 2024, dedicato all’arte visiva e alle donne nell’arte. Avanti ancora a Guardistallo sabato 18 maggio alle 21.30 per un dialogo con lo studioso Francesco Martinelli affiancato da Gabriele Coen ai clarinetti e sax soprano, Ziad Trabelsi a oud, voce ed elettronica, e Marco Loddo al contrabbasso. Un percorso attraverso migrazioni di ritmi e melodie, incontri di popoli e creazione di culture. Rimettendo in discussione le nostre gerarchie dell'ascolto possiamo superare l'orientalismo e l'esotismo e capire quanto le rivendicazioni nazionalistiche e identitarie siano generate da un racconto distorto. Interpreti rispettivamente della cultura musicale ebraica e araba, Coen e Trabelsi intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici delle culture mediterranee attraverso brani della tradizione ma anche proponendo proprie composizioni originali, col contributo ritmico di Loddo. L’iniziativa sarà ripetuta in matinée domenica 19 maggio alle 11.00 presso il Teatro Sant’Andrea a Pisa (via del Cuore). Sempre al Sant’Andrea domenica 19 maggio alle 21.15 in programma la presentazione di “Constellations of Hope”, nuovo lavoro live del pianista Giovanni Guidi, da più di un decennio nel roster della label Ecm, fondata da Manfred Eicher. Negli ultimi anni Guidi ha registrato e collezionato una serie di voci, frasi, brevi incontri con persone a casa in Italia, all'estero in tour, in stazioni, aeroporti, bar, o magari online di fronte a uno schermo. Aneddoti, esperienze, consigli, avvertimenti, sogni e tragedie si incontrano a formare la piccola storia quotidiana del nostro essere umani, del nostro vivere, sperare, desiderare. Il progetto di piano solo di Guidi lega insieme queste voci in “costellazioni di speranza”, in cui il pianoforte dialoga con campionamenti che con garbo entrano ed escono dalla musica, come a fornire lo spunto, il tema per nuove improvvisazioni. “Constellations of Hope” racconta una storia astratta e concreta, lirica e dissonante, improvvisata ma anche organizzata in un racconto sul mondo di oggi. I concerti proseguono domenica 26 maggio al Teatro Sant’Andrea con un doppio appuntamento. Alle 18.00 “Nubes”: insieme sul palco il pianista di fama internazionale Alessandro Lanzoni e il talento eclettico del violoncellista Francesco Dillon. Un itinerario musicale che attraversa le frontiere tra improvvisazione e composizioni contemporanee, tra partiture scritte e jazz, creando un connubio affascinante di suoni e stili. Lanzoni e Dillon si sfidano e si completano reciprocamente, creando una tensione creativa che si traduce in un’esperienza inedita per l’ascoltatore, tra virtuosismo, sensibilità e profondità emotiva. Alle 21.15 “Solo una cosa ho avuto nel mondo”: risposta alla suggestione sonora de “La Ricotta”, episodio filmico di Pasolini del 1963, firmato dell’attrice, cantante e autrice Monica Demuru e del batterista, percussionista e compositore Cristiano Calcagnile. “Al pastiche per contrasti del film, alle parole-suono poetiche e alla realtà brutale e incredula del mondo ci poniamo con il nostro sgomento sonoro, il nostro affacciarci anche leggero al mistero della domanda religiosa e storica, alla pietà per l’umanità persa, per l’intelletto vacillante, per la miseria del povero e dell’artista smascherato”. Infine si torna a Guardistallo giovedì 30 maggio alle 21.30 con “The iron way”. Maria Chiara Argirò al piano, Riccardo Chiaberta alle percussioni, Michelangelo Scandroglio al contrabbasso e il londinese Alex Hitchcock al sax per riflettere su possibili legami tra due città diversissime come Londra e Follonica, sulla costa Toscana. Londra, capitale di quello che fu l'impero più ricco ed esteso dell'Ottocento, con a capo una donna straordinaria, Vittoria, doveva la sua infinita ricchezza alla nascente civiltà industriale basata sulla produzione e lavorazione di un materiale antichissimo: il ferro. Sempre in questo periodo, o addirittura in anticipo, un altro regnante illuminato, Leopoldo di Toscana, impiantava nella paludosa Maremma, a Follonica, la Imperiale e Reale Amministrazione delle miniere di Rio e delle fonderie di Follonica per la lavorazione, produzione ed esportazione del ferro che veniva estratto all'Elba. Una sorta di villaggio-fabbrica, con fonderie, torre orologio, alloggi per gli operai, cancello monumentale e la chiesa di San Leopoldo, chiesa di ferro appunto. È dunque il ferro il nesso che unisce due luoghi distanti sotto ogni possibile aspetto? A seguire “The iron way” tornerà a Pisa al Sant’Andrea domenica 2 giugno alle 21.30. Riconosciuto dal Ministero della Cultura per il 2022-2024 e sostenuto da Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Pisa e Regione Toscana, Toscana Produzione Musica è sistema di residenze artistiche, sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo. Un ente diffuso, con il PARC di Firenze quale campo base in asse con La Città del Teatro di Cascina per promuovere una visione artistica aperta mantenendo quale elemento fondamentale il rapporto tra eccellenza della forma e profondità delle idee e dei valori intrinsechi nei singoli progetti. Maurizio Costanzo