ANDREA MARTINO
Sport

Pisa-Udinese, cinque motivi per crederci. L’effetto Arena e un’attesa di 12544 giorni

Sfida cruciale domenica: primo scontro diretto stagionale. Squadra al completo ma avversari imbattuti. Gilardino punta sul collettivo

Alberto Gilardino, classe 1982, qui mentre dirige la squadra (foto Del Punta)

Alberto Gilardino, classe 1982, qui mentre dirige la squadra (foto Del Punta)

Dopo aver approcciato con personalità, organizzazione e anche un pizzico di sfrontatezza la nuova categoria, è arrivato il momento per il Pisa di calarsi definitivamente nel campionato di Serie A con la gara che segna il ritorno in campo dopo la sosta per le nazionali. Le prime due giornate sono servite a capitan Caracciolo e soci per assaggiare alcuni dei piatti più pregiati del ristorante cinque stelle al quale hanno fatto accesso: le sfide con Atalanta e Roma sono servite per comprendere quanto sia alto il coefficiente di difficoltà. Tra due giorni invece i nerazzurri daranno il via alla serie di portate magari meno scintillanti dal punto di vista della presentazione, ma che rappresentano la parte più sostanziosa del menu, quella che nei fatti dovrà servire a saziare la pancia dello Sporting Club e dei suoi tifosi con punti vitali nella corsa verso il traguardo finale.

Il primo scontro diretto

La sfida con l’Udinese rappresenta il primo esame della stagione del Pisa. La formazione friulana, abituata a bazzicare i piani alti della classifica tra la fine del secondo millennio e l’inizio del terzo, dai primi anni ’10 del 2000 ha iniziato una parabola discendente, in termini di risultati sportivi, che l’ha ridimensionata a provinciale in lotta per il mantenimento della categoria. I nerazzurri così si ritroveranno di fronte per la prima volta un avversario che è partito per lo stesso obiettivo. I punti in palio avranno un peso specifico maggiore e sarà molto importante non fallire sul piano dell’approccio fisico e mentale: in questo senso le prestazioni fornite contro gli avversari ben più corazzati affrontati in avvio di campionato lasciano ben sperare. C’è comunque molta curiosità attorno al piano partita allestito da Alberto Gilardino: contro Atalanta e Roma i nerazzurri si sono "permessi" di giocare di rimessa, domenica invece potrebbero essere chiamati a prendere in mano le redini del gioco.

Avversario imbattuto

I friulani si presentano all’Arena con un ruolino di marcia di tutto rispetto. All’esordio la formazione di Kosta Runjaic ha impattato in casa contro il Verona senza brillare. Di tutt’altro tono il blitz siglato a San Siro in casa dell’Inter: solidità difensiva, esuberanza fisica, buone trame di gioco e cinismo.

12544 giorni

Il contachilometri ormai ha raggiunto quota 12544: sono i giorni che, arrivati a domenica 14 settembre, saranno trascorsi dall’ultimo successo dello Sporting Club in Serie A. Correva il 12 maggio 1991 e il gol siglato da David Fiorentini permise al Pisa di superare di misura il Bari.

Gruppo al completo

Da ieri il "violinista" ha potuto finalmente lavorare a pieno regime con tutto il gruppo a disposizione. I nazionali sono rientrati in buone condizioni e si sono aggregati al resto dei compagni: c’è abbondanza di scelte e alternative in tutti i reparti.

Effetto Arena

Come contro la Roma, anche in versione diurna lo stadio si vestirà a festa: la gradinata va verso l’esaurimento, lasciando a disposizione una manciata di tagliandi tra tribuna inferiore e superiore. Da Udine in arrivo circa 1000 sostenitori.

M.A.

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