
Paolo Zanetti, 42 anni, allenatore del Verona: difficile portarlo via dai veneti
In attesa che il cerchio nerazzurro si stringa attorno al profilo designato per raccogliere l’eredità di Pippo Inzaghi, dai nomi circolati negli ultimi giorni e che sono stati effettivamente sondati dalla dirigenza del Pisa possiamo capire una prima indicazione di massima relativa alla prossima stagione: lo Sporting Club verrà affidato nelle mani di un professionista che ha già avuto a che fare in modo sostanzioso con la Serie A. Lo si comprende spulciando il curriculum di Paolo Zanetti, fresco protagonista della salvezza dell’Hellas Verona (dove però salgono le quotazioni di una permanenza): l’allenatore veneto vanta due salvezze, ottenute raggiungendo il quattordicesimo posto finale con i gialloblu (37 punti, media di 0,97 a partita) e con l’Empoli nel 2023 (43 punti, media di 1,13). Complessivamente il 42enne ha accumulato 113 gettoni nel massimo torneo e l’esonero inaspettato di Empoli della passata stagione, quando venne allontanato dopo le 4 sconfitte in serie delle prime giornate.
Un altro candidato alla panchina nerazzurra è Andrea Pirlo: l’ex asso del centrocampo della nazionale italiana alla primissima esperienza, alla guida della Juve nella stagione 2020-21, centrò il quarto posto e la vittoria di Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Il tecnico bresciano con i bianconeri chiuse con 78 punti (2,05 di media a partita) e due stagioni dopo nella Super Lig turca – l’omologa della nostra A – al comando del Fatih Karagumruk in 31 gare percorse 38 lunghezze (media di 1,23).
Arriviamo così al curriculum del "contiano" di ferro Paolo Vanoli: il 52enne originario di Varese poche settimane fa ha chiuso la sua prima esperienza da allenatore di Serie A, portando il Torino all’undicesimo posto finale con 44 punti (1,16 di media). Agli esordi della carriera da tecnico Vanoli allenò nella massima categoria russa lo Spartak Mosca: per lui in 12 gare arrivarono 15 punti, per una media di 1,25 a partita.
Un ulteriore profilo vagliato da Alexander Knaster, Giuseppe Corrado e dal tandem dirigenziale composto da Giovanni Corrado e Davide Vaira è quello di Alberto Gilardino: l’ex centravanti nato a Biella nel 1982 nella stagione 2022-23 sfruttò a pieno la chance concessagli dal Genoa, trascinando il "grifone" in A. E nel torneo successivo, alla prima esperienza con questo torneo in veste di allenatore, centrò la salvezza con 49 punti e la media di 1,29 a match. Nel campionato appena concluso invece è stato esonerato dopo 12 partite nonostante il Genoa non fosse tra le ultime tre compagini della graduatoria.
Un’ulteriore suggestione per la panchina nerazzurra porterebbe all’identikit di Daniele De Rossi: anche lui componente dell’Italia mondiale del 2006, il 41enne di Ostia ha occupato la panchina della Roma tra la fine dello scorso campionato e il primissimo scorcio di quello terminato con lo scudetto del Napoli: per lui 37 punti in 22 partite complessive. Difficile pensare a Giampaolo del Lecce. Contattata ieri dal nostro giornale la società giallorossa ha fatto sapere che il tecnico è confermato in Puglia dopo la salvezza.
M.A.
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