PISA SCATENATISSIMO

Preso Calabresi. Pronti a chiudere per Ionita e Tramoni

Un’operazione-lampo. "Così, de botto, senza senso", direbbero gli attori di Boris, la nota serie televisiva italiana dove ha recitato, da bambino, Arturo Calabresi, classe 1996, nuovo acquisto del Pisa Sporting Club. L’ultimo nome per la difesa nerazzurra infatti è il figlio dell’attore Paolo Calabresi e recitò a fianco del padre, interpretando il ruolo di tifoso della Roma nel fortunato show televisivo che, dopo anni, tornerà in tv per la quarta stagione questo autunno. Il giocatore però non è un attore, ma un calciatore di consumata esperienza. E’ un terzino destro, ma può giocare anche centrale e all’occorrenza terzino sinistro, il vero prototipo di chi serviva per completare il reparto arretrato, un vero e proprio jolly. Alto 186cm, è nasce a inizio carriera come centrocampista centrale e ha anche i piedi educati. Il Pisa si sarebbe inserito, nelle ultime ore, in mezzo a una trattativa che lo vedeva conteso tra la Reggina e il Modena. Il calciatore – ieri pomeriggio – ha risolto il proprio contratto con il Lecce e quindi arrivà sotto la Torre a parametro zero, oggi sono attese le visite. Ciò che invece è noto riguarda il suo contratto con la società nerazzurra. Il Pisa infatti gli ha offerto un triennale fino al 30 giugno 2025. Dopo gli arrivi di Jureskin, Beruatto e Rus, quello di Calabresi sarebbe il quarto arrivo a titolo definitivo per la società nerazzurra di questo calciomercato. Il difensore ha calcato i campi di Serie B con le maglie di Foggia, Spezia, Brescia e Livorno. In serie A invece ha indossato la maglia del Bologna, del Cagliari e del Lecce, mentre ha al suo attivo anche una stagione in Ligue 1 in Francia, nell’Amiens. Non ha mai esordito con la maglia della nazionale maggiore ma ha al suo attivo ben 49 presenze tra le nazionali under 17, 18, 19, 20 e 21. E’ stato inoltre vice campione d’europa con l’Italia under 17 agli Europei del 2013. Viste le difficoltà dovute ai problemi di Tomas Esteves, ancora indietro nella forma fisica, il Pisa ha voluto accelerare i tempi.

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di Michele Bufalino