L’ultima di D’Angelo, il ritorno della difesa a tre Un nuovo schema per il finale di stagione

Oltre al 4-3-1-2 e al 4-3-2-1 il Pisa ha una ‘nuova’ freccia al proprio arco. Contro il Benevento infatti D’Angelo ha puntato anche sul 3-4-2-1, rispolverando in realtà qualcosa di già visto ai tempi della Serie C 2018-19 e della prima Serie B 2019-20, rivisitandolo. L’idea del tecnico nerazzurro è quella di aver un modulo ibrido che si presenta in apparenza con una difesa a 4, per poi declinarsi, a seconda della fase difensiva od offensiva, in una difesa a 3. Sono diverse le chiavi tattiche gestite dal tecnico nerazzurro contro i sanniti. La prima riguarda la posizione di Idrissa Touré. Solitamente il centrocampista di nazionalità tedesca gioca largo, ma soprattutto alto, quasi sulla linea dei trequartisti. Contro il Benevento invece è stato dirottato sulla fascia destra con compiti più che altro difensivi, svincolato dal possesso palla e dalla gestione dei passaggi. Pensare che il ruolo di Touré veniva interpretato, in passato, da Marius Marin, quando D’Angelo faceva ricorso al 3-5-2. Questo ha permesso di bloccare indietro Arturo Calabresi come terzo di difesa e di invertire le posizioni di Caracciolo e Barba in mezzo alla difesa. Ad Esteves invece il compito di giocare largo sulla sinistra a tutta fascia, lasciando al giocatore l’opportunità di gestirsi a tutta fascia. In mezzo al campo a fare da cerniera ci hanno pensato Marin e Nagy. In attacco la mossa che ha cambiato passo al Pisa è stata il passaggio dall’unico trequartista al doppio trequartista. In fase offensiva si è quindi venuto a creare un quartetto alle spalle di Torregrossa, con Esteves, Tramoni, Morutan e Touré. Grazie agli scambi nel breve del numero 10, al secondo assist in 5 partite da subentrato, la squadra nerazzurra ha ritrovato profondità, dalla quale è scaturito il gol di Tramoni.

La variante tattica di D’Angelo è, appunto, una variante che non va in alcun modo a snaturare il modo in cui gioca il Pisa. Da un lato i nerazzurri hanno potuto così mettere una pezza ai problemi difensivi che li hanno afflitti nelle ultime partite, dall’altro si sono create nuove soluzioni offensive. Lo staff tecnico avrà ora due settimane piene per affinare questo tipo di soluzione, considerando il difficile scontro al Cosenza (9 punti nelle ultime 4 partite), ma soprattutto il trittico di scontri diretti all’orizzonte con Cagliari, Bari e Frosinone.

Michele Bufalino