Le pagelle. Caracciolo, scoglio insuperabile

Il Pisa ottiene un pareggio contro il Bari con prestazioni solide da parte di alcuni giocatori chiave. Nicolas e Calabresi si distinguono, mentre la squadra mostra miglioramenti evidenti rispetto alle trasferte precedenti.

NICOLAS 7,5: capitola soltanto quando il Bari si presenta sul dischetto. Strepitoso in altri tre interventi.

CALABRESI 7,5: interpreta con coraggio e qualità il ruolo di cursore di fascia. Arcigno in marcatura, preciso e potente nella conclusione che sblocca il punteggio.

BERUATTO Sv.

CARACCIOLO 7: quando il Bari tenta di alzare i giri del motore, trova nel capitano uno scoglio insormontabile.

HERMANNSSON 7: si conferma dopo la bella prova con la Feralpisalò, mettendo la museruola a Puscas. Esce per un fastidio muscolare.

CANESTRELLI 6,5: torna al centro della difesa dopo il turno di squalifica e fa sentire la sua presenza.

BARBIERI 6,5: altro assist col contagiri per il 21enne, posizionato sulla fascia sinistra.

MARIN 6,5: la consueta azione di filtro che intercetta le incursioni verticali dei biancorossi.

ESTEVES 6: ormai è il cervello pensante della squadra, peccato che stavolta finisca troppo presto la benzina.

VELOSO 6: si getta nella mischia per sfruttare al meglio i calci piazzati, però chiude claudicante per un problema muscolare.

ARENA 6,5: nel primo tempo è l’arma con cui il Pisa costringe sulla difensiva il Bari. Cala alla distanza.

M. TRAMONI 6: sul pallone sradicato dai piedi di Dorval avrebbe potuto fare qualcosina in più.

VALOTI 6: è il catalizzatore delle geometrie nerazzurre, però in troppe occasioni fallisce la misura delle aperture.

TOURÈ 6: fisicità e falcate che non riescono però a dare la scosse decisiva alla manovra sulla trequarti offensiva.

D’ALESSANDRO 6: carica di falli i biancorossi che tentano di fermare le sue accelerazioni. Manca però il guizzo decisivo per i compagni.

MOREO 6: primo tempo da tuttocampista. Si abbassa per fluidificare la costruzione della manovra con sponde precise, sfiora il raddoppio quando si allunga in scivolata e costringe Brenno a un intervento goffo.

AQUILANI 6: conferma il 4-2-3-1 vittorioso di otto giorni fa e nel primo tempo la squadra dà la sensazione di poter affondare il colpo ogni volta che si affaccia nei pressi dell’area barese. Alla distanza la spinta offensiva si affievolisce e le recriminazioni per la dinamica con cui si è materializzato il pareggio sono più che lecite. Dopo le due trasferte disastrose i miglioramenti sono evidenti.

M.A.

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