LAVORO A TUTTO TONDO

Metabolizzare il terzo ko e reagire. Summit-fiume a San Piero a Grado

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di Michele Bufalino

PISA

Il brusco rientro dalla trasferta di Bolzano si è tradotto in una mattinata di lavoro e riunioni fiume al campo di San Piero a Grado, centro nevralgico della vita della squadra nerazzurra. Alle ore 10 infatti, come in un grande cerchio dove condividere problemi cercando di risolverli, e prima dell’inizio degli allenamenti, il tecnico Rolando Maran ha parlato ai giocatori e così ha fatto anche il direttore sportivo Claudio Chiellini, per una buona mezz’ora. Subito dopo, mentre iniziava l’attività di campo, proprio il diesse e il tecnico nerazzurro sono rimasti a colloquio per circa un quarto d’ora. Di lì a poco sarebbe arrivato il direttore generale Giovanni Corrado, pronto a seguire tutta la sessione assieme a Chiellini, per poi confrontarsi di nuovo con la squadra e con lo staff tecnico dopo gli allenamenti. La società ha quindi deciso di dare fiducia a Maran, mai in discussione in questi giorni, e di cercare di risolvere i problemi della squadra.

Un’intera mattinata dedicata all’individuazione dei problemi parlando con i giocatori e provando a rianalizzare tutte le criticità emerse da queste prime quattro partite di campionato, più la Coppa Italia. Un lavoro tattico, tecnico, ma anche e soprattutto di testa. Qualche giocatore infatti ha dimostrato di essere ancora il lontano parente di se stesso, non ancora ai livelli della scorsa stagione. Altri invece hanno dovuto fare un brusco atterraggio sulla terra, specialmente alcuni nuovi arrivati, avendo scoperto tutte le difficoltà di un torneo cadetto che non fa prigionieri ed è diventato, quest’anno ancor più delle altre stagioni, il più difficile del campionato italiano. Il metodo, avallato dalla proprietà, è quello di fare quadrato, isolarsi per concentrarsi e risolvere tutti i problemi del caso. Di momenti peggiori il Pisa ne ha passati tanti in questi anni, con strisce negative che poi si sono trasformate in un valore aggiunto da cui ripartire. Fatto positivo è la fiducia della società che ha fatto sentire la sua vicinanza ai propri tesserati, ma adesso è arrivato il momento di vincere. In questo momento non contano più le ambizioni e la posizione in classifica, l’obiettivo principale è quello di ritrovarsi, riscattarsi e vincere, in qualsiasi modo.

Qualche volto scuro e una preoccupazione palpabile, ma adesso l’onere è tutto sulla squadra e sulla guida tecnica, per fare più punti possibili nelle prossime partite e arrivare alla sosta per tracciare una linea. La sensazione è che proprio la sosta di fine settembre possa essere un traguardo da raggiungere con la cultura del lavoro e l’umiltà, tanto per i giocatori, quanto per la guida tecnica. Tutti a disposizione tranne Torregrossa e Caracciolo, entrambi comunque presenti. Lavoro differenziato per Esteves, tra palestra e giri di campo, completamente recuperato Cohen che ha svolto anche la partitella, al di là delle trattative di mercato. I più affaticati da Bolzano invece sono rimasti a fare uno specifico lavoro atletico, da Nagy a Rus, passando per Morutan ed Hermannsson ma sono a disposizione.