
i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
Tra qualche anno, quando ai più giovani inizieranno ad imbiancare la barba e i capelli e i più "vecchietti" potranno mettersi sulle ginocchia i nipotini, una delle domande più ricorrenti sarà: "Sai cosa è successo a Pisa il 10 maggio del 2025?". Ciò che abbiamo vissuto sulla pelle, con i cori, con gli abbracci ad amici di una vita e compagni di una fede, ma anche a perfetti sconosciuti, sono il segno tangibile di una festa di popolo che sui lungarni e nei vicoli del centro storico non si assaporava da tantissimi anni. La celebrazione della promozione in Serie A ha superato di slancio tutte quelle archiviate per il raggiungimento della Serie B: la consegna della coppa tra le mani di capitan Caracciolo e la successiva parata trionfale del pullman scoperto nel cuore della città hanno spinto il popolo nerazzurro a raggiungere picchi di euforia fantasmagorici. E così tra qualche anno ci si chiederà: "Ma te dov’eri quella sera? Io l’ho trascorsa tra i lungarni e Vettovaglie, un brindisi dopo l’altro, in mezzo a facce sconvolte dalla gioia, visi conosciuti e volti mai visti prima". L’amore per due colori e una maglia è così: non guarda negli occhi nessuno, cattura il cuore e la mente e ti trascina via con il suo turbinio di emozioni. Il nostro fotografo Enrico Mattia Del Punta ha immortalato con uno scatto destinato già a diventare un pezzo di collezione unico questa serata di festa: domani, in omaggio insieme al giornale, vi regaliamo questa scena degna di un romanzo epico sottoforma di poster da conservare e mostrare alle future generazioni di tifosi nerazzurri. Con la domanda: "Sai cosa è successo a Pisa il 10 maggio del 2025?".
M.A.
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