Il reparto dove investire

Fa molta fatica il centrocampo nerazzurro a raggiungere complessivamente la sufficienza. Un reparto che, sia per gioco che per concezione, ha prestato il fianco a più di una critica. La grande intuizione stagionale è stata la nuova posizione cucita addosso a Idrissa Touré, faro del reparto nerazzurro. Non a caso, una volta infortunatosi il giocatore, la squadra non è più riuscita a vincere una partita dopo Pisa-Benevento. Alti e bassi, con una sufficienza risicata, per Marius Marin, comunque pesantemente involuto rispetto alla scorsa stagione, tra qualche cartellino di troppo e un crollo verticale delle prestazioni nel finale. Non raggiunge la sufficienza Nagy (foto), la cui esperienza e abilità, anche da categoria superiore, non hanno inciso quando la situazione lo richiedeva. E poi ci sono le riserve, da Mastinu, amuleto di D’Angelo, che quest’anno è parso tirare i remi in barca, probabilmente giunto al termine del suo ciclo nerazzurro, passando per Alessandro De Vitis, sempre disponibile, ma non in grado di far fare il salto di qualità, comunque partendo da seconda linea rispetto ai compagni. Chi avrebbe dovuto e potuto fare di più è Mario Gargiulo. Arrivato a gennaio nel merito di uno scambio con il Modena per Ionita, il ragazzo non è mai stato all’altezza. Provato come mezzala e addirittura come terzino, ha sempre faticato a trovare la sua posizione in mezzo al campo, fin quando anche D’Angelo non lo ha relegato in panchina quando non poteva fare altrimenti. Chiude il discorso il giovane Emanuele Zuelli, con un 5,5 di incoraggiamento. Il ragazzo ha i numeri per poter diventare, in futuro, un ottimo regista arretrato, mostrando anche qualità. Purtroppo paga lo scarso impiego e l’incapacità di adattarsi ai dettami tattici di D’Angelo, per caratteristiche diametralmente opposte al modo in cui il tecnico schiera il reparto. Il centrocampo sarà il reparto dove, presumibilmente, dovranno essere fatti i maggiori interventi in vista della prossima stagione.

Michele Bufalino