
Filippo Inzaghi, ieri all’Università, mentre firma autografi e magliette: la città è sempre in festa (foto Del Punta)
Inzaghi sempre più nella storia del Pisa. L’allenatore rimarrà sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione, in Serie A, quella massima serie tanto ambita, sudata e meritata nel corso della stagione. Lo ha fatto intendere in tutti i modi ormai. Due anni di contratto sono due anni di contratto. Il primo obiettivo era la Serie A, ora ce ne saranno altri. Ma perché sempre più nella storia? Perché a Pisa, prima di lui, solo in due occasioni si era verificato che l’allenatore che aveva ottenuto la promozione era rimasto nella stagione successiva. Il primo è di Renato Lucchi, che portò i nerazzurri in massima serie per la prima volta nel 1968. Il secondo caso, invece, risale proprio all’ultima volta. Luca Giannini porta il Pisa in A nel 1990, e la stagione successiva resta in panchina, seppur affiancato in un periodo da Mircea Lucescu.
Ma perché si era alimentato il dubbio della permanenza di Inzaghi? È lui stesso a chiederselo. Forse, è molto difficile gioire a pieno per i successi. Forse è una peculiarità di un popolo che per trent’anni ha avuto più delusioni che gioie. E adesso, così, dopo l’esplosione di felicità per la promozione in Serie A, il pensiero seguente è: "Ma Inzaghi resterà?". Dubbio lecito, ma oramai sciolto. Certo, adesso il sogno, il "capolavoro" come da lui stesso definito si è verificato, e sul piatto si presentano discorsi differenti: "Dovremo discutere di molte cose. La Serie A è un’altra storia" ha dichiarato al Corriere dello Sport. Innegabile. Se da un lato in nerazzurro Inzaghi si è confermato il miglior allenatore vivente per quanto riguarda la B (la media punti parla per lui), le ultime esperienze in A non sono state altrettanto soddisfacenti. Tutte esperienze nelle quali l’allenatore non è riuscito, per varie vicissitudini (guardare l’ultima esperienza a Salerno) a poter lavorare come avrebbe voluto. Ma a Pisa l’occasione è ottima, anche di riprendersi ciò che gli è stato tolto, come ribadito dal presidente Corrado. Per la società, non ci sono dubbi: Pippo al 100%. Anzi, al 200%. Ottimo connubio. "Quando mi è stato permesso di lavorare come piace a me ho sempre portato il risultato a casa" aveva dichiarato. E qui di problemi non ce ne sono mai stati. È ovvio, le offerte di mercato per Inzaghi arriveranno. Non possono non esserci dopo la terza promozione conseguita. Le voci sono già partite prima della partita contro il Frosinone. Ma questo è il gioco. La società non è che ha preso una decisione sul suo futuro, non si è mai posta un dubbio. Lui nemmeno Nelle prossime settimane sono previsti incontri per stilare il piano per la stagione in Serie A. Quindi, al netto di incredibili sorprese, possiamo dirlo: Pisa e Inzaghi avanti insieme.
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