
Andrea Mandorlini
Entusiasmo, ferocia agonistica, blasone: tre dettagli che farebbero dell’incontro di Giovanni Simeone con il Pisa un connubio potenzialmente esplosivo. Non ha dubbi Andrea Mandorlini, tecnico che nel corso della sua carriera ha avuto alle sue dipendenze il figlio d’arte: "Ho allenato Giovanni nel corso della mia permanenza a Genova, sponda rossoblu, nel 2017. Parliamo di un calciatore di livello assoluto che ha la bella qualità, per come vedo io il calcio, di esaltarsi in ambienti passionali, nei quali la tifoseria e la squadra si fondono creando un blocco unico".
L’allenatore romagnolo in questo senso vedrebbe di buon occhio l’innesto dell’attaccante argentino nella rosa dello Sporting Club: "Mi piace sottolineare anche l’emotività che scatenerebbe questo acquisto. Suo padre Diego debuttò in Europa proprio con lo Sporting Club di Anconetani: da Pisa spiccò il volo verso la nazionale e palcoscenici internazionali e sarebbe bello che suo figlio chiudesse idealmente il cerchio".
Non mancano ovviamente le difficoltà per la traduzione in realtà di quella che al momento rappresenta poco più di una suggestione: "Simeone è un centravanti con due scudetti nel curriculum: parliamo di un giocatore in grado di spostare gli equilibri sia nello spogliatoio che in campo. Conoscendolo, posso immaginare che abbia manifestato al Napoli il desiderio di giocare con maggiore continuità e di conseguenza il suo futuro in azzurro ormai è segnato. Il Pisa è davanti a un’impresa: mettere sotto contratto un calciatore del suo calibro sarebbe un colpo eccezionale".
E rappresenterebbe anche un manifesto evidente delle intenzioni del club: "La città ha ritrovato la Serie A dopo troppi anni di lontananza. Per passione, cultura sportiva ma anche credibilità e solidità della società, si tratta di un obiettivo meritato – sottolinea Andrea Mandorlini -. Adesso però viene il bello: mantenere la Serie A, stabilizzarsi e consolidarsi in questa categoria è veramente difficile. Nel corso del campionato il Pisa dovrà fronteggiare momenti di crisi e di scarsi risultati, ma con la fiducia e la coesione di tutto l’ambiente può riuscire a centrare il traguardo della salvezza. Il campo sarà il giudice supremo, però attorno al rettangolo verde mi pare che ci siano tutte le componenti per fare bene".
Allenatore compreso, secondo Mandorlini: "La separazione da Inzaghi è arrivata in modo lineare, senza scossoni. Pippo per la B è un grande, ma in A ha ancora tutto da dimostrare. Alberto Gilardino invece in questa categoria con il Genoa ha già dimostrato di saper lavorare bene".
M.A.
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