
presidente del Brescia Massimo Cellino (. Fotolive
La Serie B vive un altro capitolo dell’angosciante "epopea" legata alle inadempienze finanziarie di una propria iscritta. Oggi sarebbe dovuto essere il giorno delle valutazioni e degli approfondimenti legati all’andata dei playout in programma tra Salernitana e Frosinone, invece tra carte bollate, udienze, denunce e deferimenti, c’è una sola certezza: la coda della stagione 2024-25 è in alto mare. Nel pomeriggio di domenica 18 maggio è deflagrata la bomba sganciata dalla Covisoc: l’organo di controllo della Figc ha ravvisato "pesanti irregolarità" nei crediti d’imposta attraverso i quali il Brescia avrebbe provveduto a pagare le scadenze dello scorso febbraio relative a stipendi e contributi dei propri tesserati. In buona sostanza i soldi messi a garanzia dal presidente Massimo Cellino, secondo le ricostruzioni della Covisoc, non esisterebbero. Il condizionale è d’obbligo poiché il patron del club lombardo, appena appresa la notizia, ha dichiarato di essere stato truffato dalla società incaricata di sopperire ai pagamenti attraverso il mezzo del credito d’imposta, aggiungendo anche l’avvio delle procedure da parte dei legali del club per la denuncia nei confronti dell’azienda. Ne è nato un turbine di incertezze che ha generato un domino inarrestabile: la Lega B ha sospeso la disputa dei playout, per consentire lo svolgimento rapido del dibattimento di fronte al Tribunale federale nazionale e giungere così a una sentenza lampo.
Il motivo è molto semplice: se Cellino e il Brescia non dovessero riuscire a fornire prove in grado di cancellare le accuse sollevate dalla Covisoc, scatterebbe una penalizzazione in classifica di 4 punti da scontare nell’annata in corso. Le "rondinelle" così verrebbero declassate al terzultimo posto, a beneficio del Frosinone che si ritroverebbe salvo senza passare dagli spareggi e salvando incredibilmente anche la Sampdoria, che dall’incubo Serie C si ritroverebbe tra le mani l’inaspettata chance di giocarsi la salvezza nei playout contro la Salernitana. I tempi per dirimere la questione sono strettissimi, senza soffermarci sulle scontate e giuste recriminazioni presentate da tutti i club coinvolti a vario titolo nella vicenda: domenica 1 giugno le squadre devono liberare i propri tesserati per le convocazioni in nazionale e, quindi, gli eventuali spareggi dovranno essere disputati tra lunedì 26 e sabato 31 maggio.
M.A.
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