Gli scontri diretti sono favorevoli

Gli scontri diretti  sono favorevoli

Gli scontri diretti sono favorevoli

Dopo la falsa partenza vissuta con Rolando Maran in panchina, quello che sta attraversando adesso il Pisa è il periodo più complicato della stagione. Lo testimoniano lo scarsissimo bottino di punti racimolati nelle ultime sei giornate e il livello spesso insufficiente delle prestazioni. Però l’errore più grosso che si potrebbe commettere è abbandonarsi alla frustrazione e pensare che non ci sia più alcun obiettivo da conquistare e nessun sogno da coltivare. Pensare a dei playoff esaltanti è un esercizio assai complesso, alla luce di quanto visto nelle ultime settimane, ma la classifica e – soprattutto – il rendimento delle contendenti obbligano D’Angelo, i suoi uomini e tutta la piazza a insistere nella rincorsa alla qualificazione agli spareggi. Perché il Pisa è comunque ancora dentro alla griglia dei playoff, forte delle tre lunghezze di vantaggio su Modena, Palermo e Ternana e quattro sull’Ascoli. Nei confronti delle prime tre i nerazzurri vantano inoltre migliori scontri diretti o, nel caso del Palermo, una differenza reti complessiva decisamente più positiva. Per cui la distanza "reale" su queste avversarie è di quattro punti: abbiamo provato sulla nostra pelle lo scotto di rimanere fuori dai playoff a causa degli scontri diretti sfavorevoli. Questo ragionamento inoltre può essere ricondotto anche alle speranze di rimonta sulle squadre che attualmente precedono lo Sporting Club: il bilancio del doppio incrocio con il Parma pende dalla parte pisana (e i ducali dovrebbero subire la penalizzazione di un punto in classifica per l’errore nel pagamento dei contributi, scendendo quindi a quota 47). Il Cagliari

è a soli due punti e, come il Pisa, non vola.

Inoltre è favorevole anche lo scontro diretto con la Reggina, zavorrata di 3 punti. Ieri è partito il processo sportivo che deve fare chiarezza e stabilire una volta per tutte quale sanzione applicare al club amaranto per il ritardo nei pagamenti delle ritenute Irpef di novembre e dicembre 2022. Il Tribunale Federale Nazionale ha accolto la richiesta della Procura federale, portando così indietro la formazione amaranto di tre posizioni. La società calabrese farà certamente ricorso e darà battaglia in tutti i gradi di giudizio che le restano, ma per il momento passa da 49 a 46 punti, facendo muovere un passo in avanti al Pisa che si ritrova così settimo. All’orizzonte ci sono, infine, cinque partite che rappresentano altrettante occasioni da provare a sfruttare. A partire da quella di domenica contro il Bari: avversario tosto, che viaggia sulle ali dell’entusiasmo di un terzo posto per certi versi inatteso. Ma se c’è un aspetto sul quale i nerazzurri non hanno mai tradito le attese in questa stagione così altalenante in termini di risultati è proprio la prestazione contro rivali che stazionano in zona playoff. Raccogliere i cocci della sconfitta di domenica per cercare di ripartire con determinazione e spirito di rivalsa è l’unica strada che può dare un senso al mese conclusivo del campionato.

M.A.