I cinque motivi per non perdere Ascoli-Pisa

Potrebbe essere il giorno di Fabbro; e bomber Moscardelli ha l’occasione di riscattarsi dalla opaca prestazione di domenica all’Arena

Davide Moscardelli

Davide Moscardelli

Pisa, 26 dicembre 2019 – Il campionato non risparmia nemmeno le festività, con le squadre che saranno in campo per Santo Stefano. Per il Pisa arriva l’Ascoli, nell’anno del 20esimo anniversario dalla morte di Romeo Anconetani e del 25esimo da quella di Costantino Rozzi. Ecco i motivi per cui non perdere questa partita, anche nel pieno delle feste.

FABBRO E MOSCA, PENSATECI VOI – Potrebbe essere il giorno di Fabbro, il migliore in campo dei nerazzurri nella sconfitta contro il Cosenza e che merita una possibilità da titolare. Da lui ci si aspetta molto, dopo aver prodotto un assist ed essersi conquistato un calcio di rigore nei 45’ in cui è stato impiegato. Moscardelli invece è passato dalle stelle alle stalle, con la opaca prestazione con la squadra di Braglia, diametralmente opposta alla splendida doppietta con rovesciata di Trapani. Il capitano dovrà stringere i denti data l’età e i tanti impegni ravvicinati, ma anche da lui ci si aspetta tanto. UNA

VALANGA DI ASSENTI – Ci saranno un sacco di assenti per i nerazzurri, costretti a rinunciare a Gucher, Marin e Birindelli per squalifica, mentre mancheranno anche i lungodegenti Varnier, Meroni e Marconi, il fuori squadra Asencio e quasi sicuramente anche Izzillo e Masucci. D’Angelo proverà a recuperare Belli, aggregato solo per far numero con il Cosenza. Saranno dunque dalle 8 alle 10 le assenze previste per i nerazzurri. PER LE FESTE

INVERTIRE LA TENDENZA - Negli ultimi anni sono più i risultati negativi di quelli positivi nelle gare giocate subito prima o nel pieno delle festività. Dalla doppia sconfitta contro Pontedera e Pro Patria prima di Natale dello scorso anno, antecedente al pareggio di Novara, passando per una vittoria amara con l’Olbia l’anno prima, con un contestato Pazienza sulla graticola subito dopo la sconfitta con l’Arezzo nella quale andò in gol con una doppietta proprio Moscardelli contro i nerazzurri. Per non parlare dello 0-0 con lo Spezia la prima alla prima dei Corrado nel 2016 o, andando più indietro, l’1-1 con la Lupa Roma di Gattuso l’anno della promozione in Serie C. Tra le sconfitte più pesanti anche quella con l’Avellino targata 2012, quando i nerazzurri colarono a picco per 0-3 sotto i cinici e spietati lupi. UN PUNTO ZERO – La continuità ancora non c’è per i nerazzurri, ma la squadra di D’Angelo deve mettere un punto zero alla corsa verso la salvezza. Rispetto alla gestione di Gattuso, immediato precedente in Serie B del 2016/2017, quando la squadra conquistò 21 punti in 21 partite, D’Angelo ha già fatto meglio con 23 punti in 17 gare. Per il girone d’andata restano ancora due partite da giocare, contro Ascoli e Frosinone ma, nell’ideale quota salvezza fissata tra i 46 e i 50 punti, i nerazzurri devono pensare a produrre più punti possibile per raggiungere l’obiettivo.

PRANZO DI NATALE INDIGESTO – Può sembrare una banalità, ma un buon motivo per seguire questa gara è proprio perché si gioca durante le feste. Tra un panettone e un pandoro, tra un pranzo e una cena da digerire, chi può potrà recarsi in trasferta, mentre invece chi non riuscirà ad alzarsi dalla poltrona potrà sempre seguire per radio o in streaming su DAZN i propri beniamini, dando così supporto a una squadra che ne ha certamente bisogno.

Michele Bufalino