Un’altra possibilità: mini rassegna. Tre film sui percorsi di giustizia

A Pisa parte la rassegna "Percorsi di giustizia" con tre film che esplorano la complessità del sistema giudiziario e le seconde possibilità. Un'occasione per riflettere sulle dinamiche sociali legate al reato e sulle pratiche di riparazione e riconciliazione.

Un’altra possibilità: mini rassegna. Tre film sui percorsi di giustizia

Un’altra possibilità: mini rassegna. Tre film sui percorsi di giustizia

Il cinema che insegna. Una mini rassegna a Pisa sulla rieducazione e le seconde possibilità. Parte oggi la rassegna "percorsi di giustizia", un ciclo organizzato dall’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Pisa, in collaborazione con l’associazione Controluce, Arnera soc. coop. sociale, associazione Cenvit – centro di vittimologia, coop. sociale il Simbolo, cinema Arsenale. L’ingresso libero. Tre storie cinematografiche intense che raccontano la complessità dell’universo giustizia, le tante realtà e la pluralità dei punti di vista che lo compongono. A partire da uno sguardo inconsueto, quello di rancori, sofferenze e fratture nei legami sociali che il reato genera e che non sempre i sistemi giudiziari riescono ad affrontare.

Tre film che rimandano alle pratiche che la giustizia può utilizzare per riparare i danni cagionati dai reati, ricostruire relazioni e rafforzare la sicurezza sociale. Coinvolgendo tutti i soggetti implicati: le vittime, gli autori di reato e la comunità. Un orizzonte di giustizia possibile che i film scelti dagli organizzatori rappresentano senza banalizzazioni, nella crudezza dei conflitti quotidiani e nei pregiudizi, ma anche nei percorsi non scontati per superare stereotipi e curare ferite emotive e sociali. Il programma: oggi alle 17 - L’insulto di Ziad Doueiri, giovedi 23 maggio, alle 17 - La parte degli angeli di Ken Loach, venerdi 31 maggio, stessa ora, La seconda vita di Vito Palmieri. "L’insulto", presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017, ha vinto la Coppa Volpi per il migliore attore e ha ottenuto una candidatura all’Oscar. Un tubo rotto, un battibecco e un insulto sproporzionato innescano una escalation di comportamenti che travolge non solo la vita dei protagonisti, ma quella di un’intera comunità.