
Torre Guelfa: il lato B nel degrado
Dietro le quinte della suggestiva Torre Guelfa, in questi giorni aperta alle visite e sede delle presentazioni di libri per il Pisa Book Festival, tra un andirivieni di pisani e turisti. Ma è il suo lato B, quello tra il parapetto e il muro di difesa lungo l’Arno a nascondere una sorpresa decisamente poco "da cartolina". Un grosso trolley di colore rosso, adagiato su un fianco, un cuscino, un giaciglio di abiti vecchi. E in una serie di sacchetti di nylon (ne abbiamo contati almeno sei) il guardaroba di chi - letteralmente – si trova spesso a dover fare fagotto. Il tutto nascosto sotto il fico selvatico che cresce tra la Cittadella Vecchia e il fiume. Il giaciglio di fortuna di qualcuno che - evidentemente - ha pensato bene di lasciar lì le sue cose, certo che nessuno andasse a curiosare. E neanche a ripulire. Peccato che anche quell’angolino, di una delle zone più suggestive di Pisa, attiri l’attenzione di quanti capitano in città attratti dal festival dell’editoria indipendente, che ha nella zona della Cittadella il suo quartier generale. Uno scatto romantico, un selfie con il fiume scintillante sullo sfondo. E l’occhio cade inevitabilmente lì, su quel groviglio di stracci e bagagli, in busta chiusa o sparsi nell’anfratto di degrado sotto il fico. Nessuno – neanche durante i preparativi del festival - ha notato nulla e provveduto a ripulire.