
Don Emanuele Morelli, presidente Caritas
Pisa, 13 giugno 2025 - Al via le iscrizione per E-state al servizio 2025, l’esperienza di animazione e di servizio promossa dalla Caritas diocesana di Pisa pensata per gruppi minorenni di giovani e giovanissimi (dagli 11 ai 18 anni) desiderosi di vivere un’esperienza di servizio e socializzazione, attraverso la solidarietà, l’incontro con l’altro e l’agire concreto. L’esperienza di “E-state al servizio” unisce vita di gruppo, servizio pratico e momenti formativi. Ogni giornata sarà scandita da: attività di formazione, pranzo condiviso, esperienze di servizio, momenti di riflessione e confronto. Saranno affrontati temi importanti in modo interattivo e dinamico. Tutti i partecipanti si metteranno in gioco con attività concrete. I tre giorni saranno attraversati da un percorso che si fonda su tre atteggiamenti fondamentali: ascolto, attenzione e consapevolezza. Necessaria una pre-iscrizione in modo da permettere di organizzare al meglio i turni e, dopo averla completata, sarà inviata una scheda da compilare e firmare da parte dei genitori. Le attività si svolgono durante il periodo estivo: 23, 24 e 25 giugno; 2, 3, 4 e 7, 8 e 9 luglio. Ogni ragazzo (in gruppo o singolarmente) potrà scegliere di partecipare ad un solo turno tra le date indicate: scadenza pre-iscrizioni: 16 giugno 2025. Il modulo da compilare al seguente link: https://forms.gle/zFouZ3dLfh5AeBJTA "Ci confronteremo sulla dimensione dell’ascolto di noi stessi e dell’altro con particolare attenzione alle persone meno fortunate – afferma il direttore Caritas don Emanuele Morelli – e, inoltre, ci soffermeremo sul valore e sull’importanza delle relazioni e ci metteremo in ascolto anche di testimoni che vivono esperienze di servizio, di partecipazione, di condivisione e di carità". Durante l’esperienza "saranno osservate le cose che ci circondano, con attenzione, cercando di lasciarci “toccare” dai problemi e dalle esperienze positive che sono intorno a noi: proveremo a capire che cosa ci permette di vivere bene e quali possono essere gli ostacoli al ben-essere della comunità nella quale siamo inseriti e conosceremo diverse realtà di servizio e di impegno sul territorio cittadino". Vogliamo aiutare i ragazzi a crescere nella consapevolezza che un mondo migliore non solo è possibile ma è anche già in costruzione: "Così è, se lo vogliamo", prosegue don Morelli, Come? "Praticando nuovi stili di vita – spiega – più sobri, più critici e più consapevoli, costruendo percorsi di tutela e di promozione dei beni comuni, diventando cittadini attivi e investendo su percorsi di protagonismo e di partecipazione: Tutti siamo responsabili di tutto”.