La Sant’Anna inaugura l’anno accademico e si regala un ex albergo per aumentare i posti

La rettrice Sabina Nuti: "Noi un motore della mobilità sociale". Cerimonia con la ministra Bernini: "Il futuro è l’umanesimo tecnologico"

La rettrice Sabina Nuti

La rettrice Sabina Nuti

Pisa, 18 dicembre 2022 - La scuola Superiore Sant’Anna complessivamente ha acquisito progetti per 44 milioni di euro, con una posizione di primo piano nell’ambito del Pnrr". E’ la fotografia del 2022 scattata dalla rettrice, Sabina Nuti, inaugurando l’anno accademico, per costruire un futuro improntato alla crescita, ricordando un altro passaggio significativo (dopo l’intesa con il Comune per trasformare in uno studentato Santa Croce in Fossabanda), ovvero l’acquisto dell’ex Realis dei Fiori in via Carducci che aumenterà di 21 posti letto l’attuale dotazione del collegio. "Abbiamo partecipato con successo - ha sottolineato la rettrice - a un’asta giudiziaria grazie a un significativo finanziamento del ministero che ci ha permesso di acquistare l’albergo ormai in disuso, e finito in una procedura fallimentare, perché nei prossimi anni vorremmo crescere nel numero degli allievi ordinari e nell’offerta formativa, offrendo formazione integrativa agli studenti degli altri atenei italiani per costruire un sistema di valorizzazione del talento".

Già, perché quella di essere sempre di più un motore della mobilità sociale del Paese è, ha aggiunto Nuti parlando davanti alla ministra dell’università, Anna Maria Bernini ( nella foto mentre incontra gli studenti), al presidente emerito della Corte Costituzionale, Giuliano Amato (al quale è stato conferito il diploma Phd honoris causa in law) e al presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, oltre alle autorità civili e militari cittadine, "la missione vera della nostra Scuola: il mondo in cui viviamo ci chiede innovazione e interdisciplinarietà, soprattutto per chi come noi opera nell’ambito della Scienze applicate, e quindi ci impegniamo a superare gli stretti confini delle discipline, troppo spesso intesi come fortini e non come fecondi luoghi per lo sviluppo della conoscenza".

Del resto, ha osservato Bernini, "il futuro è l’umanesimo tecnologico e questa è la mia mission alla guida del ministero e dopo avere raggiunto tutti gli obiettivi ministeriali del 2022 per il Pnrr, ora la sfida è concentrarsi sui punti fondamentali che dobbiamo raggiungere entro il 2026: housing studentesco per raggiungere la soglia di 100mila posti letto, ma anche migliorare l’azione di programmi che in teoria sono giusti ma che all’atto pratico fatichiamo a tradurli in finanziamenti con tutti i fondi a disposizione". "Questo - ha concluso la ministra dell’Università e della Ricerca- ci permetterà anche di andare oltre il 2026 e rendere costante il miglior finanziamento possibile per università, ricerca e innovazione. Il problema non è la fuga dei cervelli ma che non siamo sufficientemente internazionalizzati. Il governo ha stanziato 9 miliardi di euro in ricerca e innovazione, un investimento che rappresenta la nostra sfida per il futuro, una sfida che la Sant’Anna ha raccolto aderendo ai centri nazionale di innovazione alimentare e agri tech come nuove forme del sapere".