REDAZIONE PISA

Scoperta all’Irccs Stella Maris sul cervello dei neonati di un mese

Le aree cerebrali che presiedono all’analisi della visione del movimento sono mature come quelle dell’adulto

Già a quattro settimane di vita, le aree del cervello del neonato che presiedono all’analisi della visione del movimento sono mature e simili a quelle dell’adulto. è la scoperta di una ricerca scientifica sull’evoluzione delle aree cerebrali coinvolte nella visione nei neonati appena nati, iniziata 15 anni fa e destinata ad aprire scenari sempre nuovi. Lo studio, intitolato ‘Development of BOLD response to motion in human infants’ e pubblicato in questi giorni sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neuroscience, è stato condotto dal team di ricercatrici italiane composto dalle dott.sse Laura Biagi, Michela Tosetti (Laboratorio di fisica medica e risonanza magnetica dell’IRCCS Stella Maris di Pisa), Sofia Allegra Crespi (Dipartimento di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e coordinato dalla professoressa Maria Concetta Morrone (Dipartimento di Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa).

Lo studio dimostra, abbassando ulteriormente il limite di età di sviluppo di queste aree cerebrali, come a quattro settimane dalla nascita siano già mature e non, come si pensava in precedenza, si sviluppino successivamente grazie alle interazioni che il neonato ha con il mondo esterno. "Comprendere la parcellizzazione delle aree cerebrali nei neonati e come queste maturino nelle prime settimane di vita ha importanti implicazioni cliniche- commenta il team di ricerca tutto al femminile - può aiutare a prevedere le conseguenze di un danno perinatale e il suo esito e a guidare i medici verso nuovi approcci riabilitativi più specifici ed efficaci se realizzati in determinate finestre temporali dello sviluppo". La ricerca ha preso il via nel 2008 e ha prodotto la sua prima pubblicazione nel 2015 su PLOS Biology, dimostrando per la prima volta che le aree cerebrali della visione erano già formate e simili a quelle di un adultoa già a 7 settimane di vita. Questo primo lavoro ha anche prodotto le prime mappe della funzione corticale visiva dei neonati. Il team ha deciso di estendere lo studio a neonati dalle 4 settimane di età. Il team di ricercatrici ha utilizzato la Risonanza Magnetica funzionale per registrare l’attività cerebrale dei neonati mentre osservavano stimoli visivi. I neonati, rassicurati dalla presenza e dal contatto con la mamma, seguivano con lo sguardo, su uno schermo, dei punti luminosi che si muovevano in modo casuale o in traiettorie coerenti. I risultati dello studio hanno dimostrato che, come negli adulti e nei neonati più grandi, anche i bambini di 4 settimane di età mostrano maggiori risposte al movimento coerente rispetto a quello casuale in un’mpia rete di aree cerebrali, comprese quelle associate alla percezione del corpo e al sistema vestibolare.