Quei fanghi da far sparire ad ogni costo. "Frantumandoli possiamo farci un intonaco"

Il piano dei vertici dell’associazione e la ricerca di alternative per smaltire alla svelta il Keu: "E non fare la fine del topo"

L'indagine dei carabinieri sui rifiuti conciari (Bongianni/Germogli)

L'indagine dei carabinieri sui rifiuti conciari (Bongianni/Germogli)

Pisa, 20 aprile 2021 - Sotto la lente del perito della procura (a cui è stato conferito l’incarico) i campionamenti di acqua e di Keu effettuati giovedì scorso, quando furono eseguite le misure cautelari e le perquisizioni dell’inchiesta terremoto su rifiuti, inquinamento e corruzione, che ha sconvolto il distretto conciario di Santa Croce. E’ il primo passaggio tecnico – questa settimana anche gli interrogatori di garanzia – della maxi indagine della Dda di Firenze secondo la quale gli scarichi indebiti in Usciana venivano fatti nelle piena consapevolezza della sua illiceità. Mentre il Keu in uscita dall’impianto Aquarno, veniva conferito esclusivamente all’azienda Lerose di Pontedera: qui veniva miscelato, senza che però la miscelazione facesse perdere le originarie caratteristiche del materiale, con rifiuti da costruzione e demolizione, per farne agglomerati riciclati destinati a riempiementi e sottofondi stradali. Solo una minima parte veniva usata per la produzione di conglomerati cementizi. Arpat (aprile 2018) rilevava che il Keu – emerge dall’inchiesta – presentava una tale concentrazione di cromo che nessuna miscelazione avrebbe mai portato ai parametri necessari per la destinazione ai suoli. Un rilievo quello dell’organo di controllo che inevitabilmente avrebbe avuto ripercussioni.

Il 25 luglio 2018 Nicola Andreanini, direttore di Aquarno – hanno ricostruito le indagini – parlava con Alessandro Francioni, presidente dell’Associazione Conciatori, di criticità circa la composizione del Keu emerse dalla notizia di reato dell’Arpat con riferimento alle concertazioni di cromo e cloruri. Francioni, rilevano gli inquirenti, diceva che: "secondo lui si sarebbero dovuti attivare prima che suonasse" – per la procura, "l’allarme" – perché altrimenti avrebbero fatto "la fine del topo". Francioni avrebbe poi fatto riferimento alla necessità di avere altri sbocchi. Magari un prodotto. Ipotizzava che potessero pensare di "farci un intonaco frantumandolo come rena" e chiedeva se la cosa fosse possibile. Insomma si cercano soluzioni. Tant’è che a fine gennaio 2019 Andreanini e Maccanti – quest’ultimo direttore dell’Associazione Conciatori – commentavano la possibile influenza positiva dei fanghi civili sul fango inviato ad Ecoespanso per la produzione del Keu. Ma già il 4 ottobre 2018 Maccanti aveva parlato con Andreanini chiedendo se il rilascio di fanghi della depurazione civile avrebbe potuto avere un’influenza negativa sul Keu. Andreanini diceva che "caso mai l’influenza sarebbe stata positiva", precisando che la parte inerte derivante da "quel flusso lì" contribuiva ad un allungamento generale di tutto il resto.

E’ il 9 novembre 2018 quando Andreanini partecipa ad una riunione in Regione per discutere delle memorie difensive presentate da Aquarno dopo l’avvio del procedimento per la predisposizione di atto di diffida per le criticità evidenziate da Arpat in merito alla gestione del rifiuto: Arpat evidenza che il Keu fosse stato conferito all’impianto Lerose per la produzione di aggregati riciclati non legati, mentre il Keu poteva essere recuperato originariamente solo nella produzione di conglomerati cementizi. Dopo la riunione Andreanini contattò Antonio Lasi, capo impianto Ecoespanso, per dirgli che il problema era il Keu per "quello che faceva Lerose". E suggerendo di non dire nulla a Lerose delle richieste di Arpat. Criticità del Keu di cui anche Lorenzo Mancini, presidente di Aquarno aveva parlato il 24 luglio 2018 con la sindaca Giulia Deidda, dicendo che il problema in questa fase "è che... se lo butti nel cemento, di fatto lo leghi, cioè quindi nel cemento se ci piove sopra non rilascia niente". Ma Lerose "lo usa anche come sottofondo stradale, cioè nei riempimenti".