Port Authority di Pisa: "Sponde e dragaggi e un piano regolatore per rilanciare la nautica"

Il nuovo presidente Luciano Del seppia traccia la rotta del suo mandato "Portare a termine i lavori già iniziati e lavorare per reperire risorse per progettare e realizzare il nuovo Ponte mobile di Calambrone".

Port Authority di Pisa: "Sponde e dragaggi e un piano regolatore per rilanciare la nautica"

Port Authority di Pisa: "Sponde e dragaggi e un piano regolatore per rilanciare la nautica"

di Gabriele Masiero

PISA

"Proseguiremo con il lavoro di rafforzamento delle sponde e con la presenza dello sport sul Canale per fare dei Navicelli non solo un distretto produttivo di prim’ordine, ma anche un luogo sempre più aperto e interconnesso con la citta". Sono i buoni propositi per l’anno appena iniziato del neopresidente della Port Authority di Pisa, Luciano Del Seppia, che a dicembre ha preso il posto di Salvatore Pisano, decaduto dopo essere sfiduciato dal suo consiglio di amministrazione che si dimise in blocco.

"Prima di tutto mi permetta di ringraziare il sindaco, Michele Conti e i componenti del cda per la fiducia accordatami e i nostri predecessori per il lavoro svolto".

Quali sono i principali interventi che intende realizzare nel 2024?

"Portare a termine i lavori già iniziati e programmare nuove attività per dare ancora più centralità, slancio e sviluppo alla cantieristica e alle attività sportive e socio-culturali che si svilupperanno nell’area. Ho già coinvolto, in pieno, l’assessora allo sport, Frida Scarpa, proprio per garantire il giusto sostegno al canottaggio e a ogni iniziativa in grado di far vivere la realtà compatibilmente con le esigenze dei cantieri navali. Inoltre, ho intenzione di accelerare i lavori di palacolatura a protezione delle sponde del canale, ammodernare le infrastrutture presenti, come l’intervento di ristrutturazione della banchina ovest, e l’esecuzione di almeno due campagne batimetriche, finalizzate a una precisa rilevazione del fondale di tutta l’asta del canale per individuare i punti più critici per la realizzazione degli opportuni interventi di dragaggio. Ad oggi le sponde del canale risultano protette con le palancole per circa 12 chilometri, ma ho già dato mandato di implementarle per ulteriori cinque. Sarà necessario lavorare insieme al deputato Edoardo Ziello per reperire le risorse necessarie dai ministeri competenti funzionali a coprire le spese relative alla mole di interventi che intendiamo realizzare nel prossimo futuro, nonché presso la Regione Toscana, a cui in, primo luogo, spetta la competenza sul ponte del Calambrone".

E il dragaggio dei fondali?

"Attualmente stiamo dragando circa 11.500 metri cubi e successivamente predisporremo un’ulteriore gara di appalto per il dragaggio di ulteriori 20 mila metri cubi. Nei nostri piani, dovrà portare a un ulteriore aumento della profondità del canale per permettere il transito di barche di dimensioni e pescaggio sempre più grandi". La darsena pisana negli ultimi anni ha dimostrato una grande vitalità, quanti spazi ci sono ancora a disposizione per accogliere le aziende? "Ho continue richieste di nuovi insediamenti, a cui purtroppo non posso dare ancora risposta positiva, perché non ci sono aree disponibili, che dovranno essere individuate nell’ambito di un auspicato Piano Regolatore Portuale sul quale mi sono già attivato per avere pronte le basi per l’inizio dell’iter".

Poi c’è il tema dello sbocco a mare.

"Attualmente l’entrata e l’uscita delle barche dal canale dei Navicelli comporta l’apertura di 4 ponti e chiuse, posizionate sotto il ponte della SP 224 a Livorno, tutti dislocati nello spazio di circa 300 metri e per questo abbiamo sottoscritto un’intesa con l’Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale e i Comuni di Livorno e Pisa per reperire le risorse per progettare, approvare, negoziare e e realizzare di un nuovo ponte mobile al Calambrone".