
Tifosi
Pisa, 7 giugno 2019 - Una citta’ col fiato sospeso, a ogni partita. Che un po’ si ferma in attesa del gioco, un po’ si prepara a modo suo. Era accaduto per Pisa-Triestina, quando in molti avevano chiuso prima le loro attività commerciali. Un tifo che entra anche in Tribunale e che coinvolge tanti avvocati che decidono, nel giorno X, di anticipare gli appuntamenti coi clienti. Anche il nostro Foro è tinto in gran parte di nerazzurro. Un’esperienza che si ripeterà domenica. Alberto Furia di Bedifferent ha vissuto la marcia di avvicinamento alla gara: «Abbiamo deciso di chiudere tre quarti d’ora prima per esserci a tutti i preparativi della coreografia della Curva. Questo Pisa ha avuto ancora una volta la forza di ribaltare uno svantaggio. Andremo a Trieste» Un metodo anche per combattere l’ansia ante eventum. Fabio Nannipieri di Futura Immobiliare riflette: «A Pisa si sente molto questo appuntamento. Siamo stati in tensione tutto il giorno e abbiamo detto a tutti che saremmo tornati giovedì mattina. I pisani sono unici, l’atmosfera è veramente bella, lo conferma anche mia moglie che è napoletana».
Alberto Tonini di Gametekk Pisa, che ha abbassato la serranda mezz’ora prima dell’orario canonico, è sicuro delle possibilità della squadra di D’Angelo: «Non volevo perdere neanche un momento della partita, questa squadra non molla mai, ha il cuore enorme. Ora bisogna crederci, ma se il Pisa giocherà così anche al ritorno potrà vincere». Sabrina Pavolettoni, col cuore diviso tra Club Autonomo Nerazzurro e il Circolo Pace e Lavoro, mercoledì chiuso dalle 15: «Tutte le volte che c’è il Pisa è una regola. Una grande gara, questa è una squadra con gli attributi». Riposta la toga, tanti penalisti e civilisti pisani frequentano lo stadio come Andrea Di Giuliomaria che porta con sé anche i figli, stessi vestiti, medesimi rituali pre match. Anche Maria Concetta Gugliotta vive il calcio con il figlio: gioca ed è tifoso del Pisa. Per Serena Caputo, quella di mercoledì è stata la sua prima volta all’Arena con il marito ex calciatore. Ma c’è anche chi preferisce stare davanti alla tv, come Roberto Nocent che spegne quando gli avversari fanno gol.
Michele Bufalino Antonia Casini