Nomine: docente Unipi nella Società Ungherese di Archeologia e Storia dell'Arte

Si tratta della professoressa Elisabetta Starnini, titolare della cattedra di Preistoria e Protostoria del dipartimento di Civiltà e forme del sapere

Il riconoscimento consegnato alla professoressa Starnini

Il riconoscimento consegnato alla professoressa Starnini

Pisa, 11 aprile 2024 – Prestigioso riconoscimento per la professoressa Elisabetta Starnini che l'8 aprile scorso, presso il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, è stata nominata Corresponding Member della Società Ungherese di Archeologia e Storia dell'Arte. Docente di Preistoria e Protostoria del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, Starnini è la prima archeologa italiana a ricevere questo riconoscimento che premia la sua "preziosa e versatile opera nel campo della ricerca archeologica in Ungheria” a cui è dedita fin dai tempi in cui era una giovane studentessa, con anni di studio e ricerca sostenuti da borse concesse attraverso il MAE/MAECI e la TEMPUS Foundation.

“Il riconoscimento ricevuto da Elisabetta Starnini è motivo di grande soddisfazione e non giunge inatteso: da quando ha preso servizio presso il nostro dipartimento Elisabetta ha costantemente dimostrato il suo alto livello scientifico e la capacità di fare squadra con studiosi italiani ed europei – ha commentato il professor Simone Maria Collavini, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere - Questa nomina, su un piano più generale, conferma l’alto livello dell’attività di ricerca che, in tutti i campi di competenza, si svolge all’interno del nostro dipartimento e la sua proiezione internazionale”.

La nomina della professoressa Starnini come Corresponding Member della Società Ungherese di Archeologia e Storia dell'Arte è una conferma delle intense relazioni che in campo archeologico legano l'Ateneo pisano e l'Ungheria. Il dipartimento di Civiltà e forme del sapere, infatti, oltre che uno scambio ERASMUS valido per studenti e docenti, ha in essere anche un accordo di collaborazione scientifica con l’Institute of Archaeological Sciences, dell’Eötvös Loránd University di Budapest siglato lo scorso anno.