Una serata al Seven Apples e ora la quarantena. Joshua Michael Devine, 22 anni, studia a Pisa ma abita a Viareggio e da domenica scorsa ha ingaggiato una battaglia social per far sapere la verità sui contagi in discoteca che fino a ieri Asl e gestori avevano smentito.
Cosa è successo al Seven?
"Sabato ero con amici e abbiamo incontrato un altro gruppo di amici di cui faceva parte la ragazza poi risultata positiva al Covid-19, con cui sono entrato in contatto per un arco di tempo prolungato. La mattina dopo mi è stato riferito della sua positività e mi sono chiuso in casa, chiamando chi di competenza per sapere cosa fare".
Ha già fatto il tampone?
"Sì, stamattina avrò i risultati. Sto bene e spero di non essere positivo"
Cosa ne pensa del comportamento della ragazza?
"Sarebbe dovuta rimanere in casa in attesa del risultato del tampone".
E’ preoccupato?
"Cerco di non andare nel panico. Invece di andare in barca in Sardegna con i miei amici, siamo tutti in quarantena nella settimana più calda dell’estate. Niente mare, niente discoteca".
Cosa dice ai locali e ai clienti che affollano la Versilia?
"Vorrei che le discoteche e tutti i locali pubblici rispettassero le norme. Chi sabato era al Seven faccia il tampone e si chiuda in casa. Divertitevi responsabilmente, altrimenti a settembre ci sarù un nuovo lockdown".
Su Instagram aveva raccontato la storia, ma il locale ha poi smentito il fatto.
"Avevo realizzato una storia Instagram per informare i miei contatti e i miei amici dell’accaduto. L’indomani ho visto che il locale aveva negato tutto. Allora ho pubblicato il documento che ho ricevuto dall’Asl che attestava che io avessi avuto un contatto con un caso di Covid-19. E’ disdicevole che un locale neghi una cosa così evidente. Fossi stato in loro avrei contattato i clienti cercando di limitare i danni".
Il Seven Apples rispettava le norme anti-Covid?
"L’ho detto anche su instagram e lo ripeto: le norme non vengono rispettate. Non c’è distanziamento, all’interno non si indossano le mascherine. Per questo vorrei invitare tutte le persone che hanno avuto la stessa evidenza diretta a contattare l’Asl".
Michele Bufalino