Lo storico Bar Centro spegne 60 candeline

Simone Romoli di Confesercenti, per l’occasione, consegna una targa al titolare dell’attività di Piazza Garibaldi Massimo Cerri

Sessanta candeline per un’attività, quella del Bar Centro, che ha resistito alle forti correnti del tempo. E’ rimasta ancorata al centro di piazza Garibaldi, diventando così un punto di riferimento per generazioni intere di pisani. Per l’occasione Confesercenti, nella figura del responsabile area pisana Confesercenti Toscana Nord, Simone Romoli, ha consegnato una targa al titolare dell’attività Massimo Cerri alla presenza del sindaco di Pisa Michele Conti e con la partecipazione della coordinatrice ambiente, igiene alimentare e sicurezza di Confesercenti Toscana Nord, Serena Corti. "Un anno particolare per il Bar Centro perché a inizio anno è stato inaugurato un locale completamente rinnovato proprio in occasione di questa ricorrenza", commenta Romoli. Il bar ha aperto i battenti per la prima volta nel 1962, quando Luciano Cerri si innamorò di quella location tanto da lasciare Livorno per trasferirsi a Pisa, da quel momento il commercio è entrato nel Dna della famiglia Cerri, un’attività che ancora oggi è a gestione familiare con Massimo al timone affiancato da suo figlio. "Una grande soddisfazione aver raggiunto questo traguardo - dice Cerri - e poter guardare al futuro con genuino ottimismo, nonostante le notizie non buone che ci arrivano dalla Cina". "Nel corso dei decenni - aggiunge Romoli -, il Bar Centro è diventato un punto di riferimento instaurando un legame profondo con la città e i suoi cittadini: sia per lo stile e l’eleganza che lo hanno da sempre contraddistinto sia per la sua particolare collocazione. Il Ponte di Mezzo infatti crea un sorta di invito ad andare verso piazza Garibaldi per una sosta rilassante sotto il loggiato in compagnia di un buon caffè fumante. Un luogo che, oltretutto, è riuscito a sopravvivere nonostante i mutamenti del centro storico non solo dal punto di vista urbanistico, ma che hanno investito specialmente il suo tessuto commerciale, e che in certi casi hanno determinato la chiusura di attività storiche soppiantate da un nuovo “ecosistema“ di pubblici esercizi". "Riteniamo, come Confesercenti, che avere punti di riferimento saldi nel tempo sia fondamentale per mantenere intatta l’identità e l’anima di un territorio, ed è per questo motivo - conclude - che abbiamo deciso di premiare la famiglia Cerri in maniera distinta rispetto all’appuntamento annuale del Gran Galà di Confesercenti".

I.V.