L’edizione numero 18 della Pisa Half Marathon, in programma il prossimo 13 ottobre è cresciuta nel tempo sino a diventare maggiorenne. Quest’anno saranno moltissime le novità e anche gli illustri corridori che vi parteciperanno. Due, fino a questo momento, le presenze illustri della gara. A partire dall’atleta di casa Daniele Meucci, fresco di partecipazione alla sua ultima olimpiade. L’ingegnere di Navacchio ed ex campione europeo di maratona (2014) e già detentore del record Italiano di 10 Km su strada ha vinto ben tre edizioni della mezza maratona (2008, 2013, e 2023) si è iscritto e correrà l’evento. Tra le presenze illustri ci sarà anche il recordman della corsa, il kenyota Bernard Musau Wambua, che nel 2022 fermò il cronometro col tempo di 60’41’’. Si svolgerà anche la PisaTen, giunta alla VI, la corsa non competitiva che si terrà sulla distanza di 10 chilometri e sarà dedicata al ricordo della dottoressa Barbara Capovani. La Pisa Half Marathon è una gara internazionale riconosciuta Fidal ed è l’unica mezza maratona Fidal di Pisa. Le iscrizioni online si concluderanno il 10 ottobre alla mezzanotte, mentre sarà possibile iscriversi all’ultimo minuto solo in loco, all’expo di Piazza Vittorio Emanuele.
La gara è nata da una intuizione del professor Ugo Boggi, famosissimo ed apprezzato chirurgo, che è considerato uno dei massimi esperti a livello mondiale di oncologica del pancreas del fegato e delle vie biliari, di chirurgia robotica e di trapianti. Lo spunto gli fu suggerito da un suo paziente, Antonio Paggi quando otto mesi dopo un trapianto di pancreas isolato, telefonò a Boggi comunicandogli che il 25 Aprile successivo avrebbe corso alla Strapazzata, la stracittadina classica di Pisa che ha introdotto al mondo del running tanti Pisani. 23 anni dopo il trapianto, Antonio sta benissimo. Quello fu il primo "seme" della mezza maratona di Pisa che, nei primi anni, nacque sotto forma d "festa dei trapianti". Negli anni la gara è cresciuta diventando uno dei principali appuntamenti del calendario podistico nazionale, ma ha sempre mantenuto l’impostazione originaria e quindi veicolare il messaggio del valore della donazione quale atto di altissimo valore sociale che precede l’atto terapeutico del trapianto. La PHM ha infatti finalità esclusivamente benefiche e tutto il ricavato è devoluto all’Associazione "per donare la vita Onlus". Negli anni, hanno collaborato alla realizzazione della PHM altre associazioni di volontariato, come tutte le forze del volontariato sanitario di Pisa, e le "Onlus regalami un sorriso" e "Cecchini cuore".
Michele Bufalino