
La consigliera comunale. Pd Maria Antonietta Scognamiglio
di Gabriele Masiero
PISA
"Resto disorientata quando altri consiglieri comunali del Pd prendono, in quanto tali, pubblicamente una posizione politica riguardo dinamiche interne al partito cittadino che sarebbe bene lasciare al gruppo dirigente o comunque agli iscritti e/o a coloro che si occupano del partito stesso". Parola di Maria Antonietta Scognamiglio, l’unica consigliera dem che non ha sottoscritto il documento diffuso dal gruppo consiliare per intervenire sulle vicende del congresso cittadino del Partito Democratico, di fatto chiedendo al candidato riformista, Mario Iannella, di farsi da parte e cercare con l’area Schlein una soluzione unitaria alternativa.
Ma Scognamiglio non intende sottrarsi al confronto congressuale e da iscritta precisa che la sua posizione "resta fortemente coerente con l’impostazione data insieme nei mesi precedenti e contraria a posizioni dell’ultim’ora, senza contenuti e candidati utili al confronto".
Per poi ribadire il suo sostegno a Iannella: "Ho sempre lavorato per costruire unità vera mettendo al centro il confronto e la responsabilità collettiva resto però convinta della validità e della forza del candidato, finora unico, che in un anno e mezzo ha portato proposte e iniziative su cui c’è stato un ampio confronto che è il momento di portare alla sintesi: oggi più che mai, il Pd pisano ha bisogno di una guida forte, capace di tenere insieme tutte le sensibilità e di tutelare il gruppo consiliare unito perciò chiedo e mi batto per avere un congresso vero, che sia incontro di idee, di candidati, di visioni e di credibilità della proposta politica nei termini previsti".
Intanto, Iannella, come anticipato da La Nazione, ha depositato le 200 firme richieste per sostenere la sua candidatura alla segreteria comunale proponendo "per la città e per il partito autonomia politica, autorevolezza e capacità di ricucire le fratture interne". "Prendo sul serio - dice Iannella - anche le ragioni espresse da alcuni consiglieri comunali. Sono convinto che dietro quelle posizioni non ci siano né accordi correntizi né ambizioni personali a ricoprire la carica di segretario. Ma voglio dirlo con chiarezza: il primo elemento per garantire davvero l’unitarietà del partito dovrebbe essere proprio questo, tenere fuori dall’agone congressuale la rappresentanza istituzionale, che deve appartenere a tutti gli elettori democratici. Su queste basi, possiamo costruire un confronto serio. E da qui parto per porre delle questioni politiche fondamentali".
A cominciare dall’esigenza "di rafforzare l’opposizione alla giunta Conti rispetto agli ultimi anni: serve qualcosa di più profondo, diffuso e autorevole, un partito capace di proporre una visione alternativa concreta, radicato nei quartieri e vicino ai bisogni reali della città". Infine, Iannella promette che se "da chi non ha sottoscritto la mia candidatura arriveranno segnali di condivisione sui contenuti che abbiamo posto sarà possibile cercare insieme una sintesi politica".