REDAZIONE PISA

I 100 anni di Bruno Bardi

Lunedì 19 giugno alla Gipsoteca lo spettacolo a ingresso libero con tutte le musiche che ha scritto e diretto

di Lorenzo Gremigni

e Renzo Castelli

PISA

Nelle radici di questa città, soprattutto negli anni eroici del secondo dopoguerra quando ancora la parola ‘studente’ era sinonimo di ‘universitario’, si nasconde la linfa vitale della goliardia che dette una mano importante alla ricostruzione morale di Pisa. I tempi gloriosi della Festissima delle Matricole, con Radio Palle di Ponte, il Numero Unico, i veglioni e le operette al “Verdi”, i lungarni gremiti di folla che acclamavano i carri allegorici hanno rappresentato un’epoca che non può essere dimenticata. Uno dei personaggi che ce la rendono ancora viva e attuale è Bruno Bardi (“Nocciolo” nella vulgata goliardica) che, con i suoi cento anni che compirà il 29 giugno, è il testimone ideale di un lungo momento nella vita pisana che fu a suo modo unico e fantastico e che vide nascere, a supporto di tante iniziative, il “Crocchio Goliardi Spensierati” e la “Brigata dei Dottori”, ancora oggi fiori all’occhiello del teatro pisano. Il dottor Bruno Bardi, imprenditore di successo nell’ambito dei medicinali veterinari e dell’ippica, allevatore e titolare di colori di scuderia, collezionista di chitarre come pochi in Italia, fu dottore in veterinaria a 25 anni, quindi proprio in quel 1948 che celebrava i cent’anni da Curtatone e Montanara. “Nocciolo” acquisì ben presto un ruolo nella goliardia pisana per il suo straordinario ‘orecchio’ musicale che lo portò a comporre e poi a dirigere melodie che vennero largamente utilizzate come colonna sonora di quelle operette studentesche che rappresentarono un autentico evento nella vita cittadina. Tanto bravo da meritarsi il titolo onorifico di “er Puccini della Goliardia”, attribuitogli dal compianto Guido Gelli: da “Nerone” a “Francesca da Rimini”, da “Otello” a “Pia de’ Tolomei”, la sua gagliarda bacchetta ha saputo interpretare quel particolare stato d’animo che si chiama “giovinezza” e che ha reso celebri molte delle sue melodie. Oggi (cioè il 29 giugno) che “Nocciolo” compie cento anni è giusto celebrare ancora una volta i tratti caratteristici della sua personalità: impeccabile eleganza, innata signorilità e generosità, sorriso brillante e cordiale, battuta sempre pronta a fulminare l’incredulo interlocutore. Insomma, un mito, come s’usa dire. In vecchi goliardi che lo circondano di affetto non hanno inteso far passare la data di questo suo genetliaco sotto silenzio e coinvolgeranno la città in un’iniziativa programmata per lunedì 19 giugno alla Gipsoteca di piazza San Paolo all’Orto dove, alle 21, con ingresso libero, vi sarà uno spettacolo con tutte le musiche che Bruno Bardi ha scritto, e spesso diretto, in tanti anni di attività. Anche “Er Tramme”, il noto periodico di vernacolo e tradizioni pisane, lo omaggerà con una copertina illustrata magistralmente da Nicola Gorreri (che riproduciamo in questa pagina per la curiosità dei nostri lettori) dove Bruno Bardi viene mostrato nella sua “eterna giovinezza”. Del resto, lui non soltanto si sente giovane ma lo è realmente. Come recita l’inno, è proprio vero che “gli studenti hanno sempre vent’anni”. Eccetera, eccetera....